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Reati e abusi sui minori: gli ultimi dati nelle Marche

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Ancona – Non si arresta l’aumento del numero dei minori vittime di reati in Italia: 5.990 nel 2018, il 3% in più dell’anno precedente e il 43% in più rispetto al 2009, quando erano 4.178. Anche nel 2018 le vittime sono state in prevalenza bambine e ragazze (59,4%). È lo spaccato allarmante dei dati elaborati dal Comando Interforze per il nuovo Dossier della Campagna “indifesa” di Terre des Hommes, presentato ieri presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio.

Cosa ci dicono i dati relativi la regione Marche? In questo caso non si registrano aumenti, fermo restando che anche un solo abuso su un minore è orrido, deprecabile e di troppo.

I minori vittime di abusi nel 2018 sono stati 104 come l’anno precedente. Il 54% delle vittime sono di sesso femminile. Vediamo in quali generi di abusi e reati si suddividono le cifre. I casi di violenza sessuale sono stati 4, gli atti sessuali con minorenne 5, la corruzione di minorenne 2, la violenza sessuale aggravata 5 casi. Rispetto al 2017 c’è stata una diminuzione dei reati legati alla sfera sessuale. In aumento invece quelli relativi ai maltrattamenti in famiglia o verso i fanciulli, ben 35 e la sottrazione di persone incapaci, 6 in un anno e abbandono di persone minori o incapaci che sono state 11. Si è pure registrato un caso di prostituzione minorile, di detenzione di materiale pedopornografico e due di pornografia minorile.

“Chiediamo al nostro governo un maggiore impegno nel contrasto e nella prevenzione della violenza e delle discriminazioni di genere, partendo dai più giovani che sono spesso dimenticati o dati per scontati in questa sfida”, dichiara Donatella Vergari, Presidente di Terre des Hommes. “Noi, insieme ai nostri partner, non faremo mancare il nostro contributo, anzi lo stiamo già facendo con il Network Indifesa, la prima rete italiana di WebRadio e giovani ambasciatori contro la discriminazione, gli stereotipi e la violenza di genere, bullismo, cyber-bullismo e sexting creata con Kreattiva, e il nuovissimo sito www.networkindifesa.org con centinaia di contenuti su questi temi realizzati dagli stessi ragazzi. Ma impegni come questo richiedono un sostegno preciso e puntuale in termini finanziari e una forte volontà politica di sostegno alla partecipazione e al protagonismo dei ragazzi e delle ragazze”. 

“Il dossier indifesa ricorda a ciascuno di noi che sulla lotta alle discriminazioni e alle violenze di genere il cammino è ancora lungo, anche per il nostro Paese”, dichiara Elena Bonetti, Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia. “Occorre un cambiamento culturale, che deve partire innanzitutto dalla politica. Sensibilizzare, favorire la conciliazione vita-lavoro, sanare il gender gap, sono passi importanti nella valorizzazione del femminile e nel contrasto alle discriminazioni. Servono azioni concrete e coraggiose, sono convinta che il Governo potrà percorrere questa strada e questo sarà il mio impegno”.

Va ricordato che un terzo delle vittime ha subito reati all’interno della famiglia, proprio nel contesto che più dovrebbe proteggerle. Oggi 11 ottobre è la Giornata Mondiale delle Bambine.

Roberto Guidotti

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