giovedì, Maggio 16, 2024
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Nave Gregoretti, Salvini rischia 15 anni di carcere

salvini

Nave Gregoretti, Salvini sotto accusa. “Rischio processo e galera – commenta il leader della Lega – per aver protetto i confini della Patria. Sono sereno e la serenità mi è data anche dall’affetto delle persone che incontro ogni giorno che mi esortano ad andare avanti, a filare dritto per difendere l’Italia”. Il Tribunale dei Ministri di Catania ha chiesto l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti. Il M5S ha fatto sapere che voterà per il sì. La Giunta per le Immunità del Senato è convocata per oggi alle 13.30.

Secondo le accuse, “abusando dei poteri” da ministro dell’Interno avrebbe “privato della libertà personale i 131 migranti bloccati a bordo di nave Gregoretti Guardia Costiera italiana dalle 00:35 del 27 luglio 2019 fino al pomeriggio del 31 luglio” successivo, quando è giunta l’autorizzazione allo sbarco nel porto di Augusta, nel Siracusano. Il M5S ha annunciato che voterà per l’autorizzazione a procedere, contrariamente a quanto fece relativamente al caso della nave Diciotti, quando il governo gialloverde fece muro contro le accuse.

La Procura di Catania formulò poi la richiesta di archiviazione nei confronti di Salvini, che all’epoca commentò: “La Procura di Catania ha chiesto l’archiviazione per la vicenda (assurda) che mi vedeva indagato per aver fermato una nave di immigrati. Insomma, non sono un sequestratore di persona, alla faccia di centri a-sociali e gufi sinistri, che oggi saranno abbacchiatissimi”.

La vicenda della Nave Gregoretti sembra volgere in una direzione diametralmente opposta

Stavolta la vicenda sembra volgere in una direzione diametralmente opposta.

“Qui non si stratta di fare o no un favore a qualcuno – queste le parole di Di Maio -. stiamo parlando di una nave bloccata a luglio quando gli altri paesi europei che venivano chiamati si offrivano per la redistribuzione dei migranti”.

“Il caso Diciotti fu un atto di governo – aggiunge – perché l’Ue non rispondeva e servì ad avere una reazione, che poi arrivò . Quello della Gregoretti, dopo un anno, fu invece un atto di propaganda, perché il meccanismo di redistribuzione era già rodato e i migranti venivano redistribuiti in altri Paesi Ue. È questa la differenza enorme tra i due casi, la differenza enorme tra la realtà e la bugia”. 

Replica a Di Maio la Lega con il deputato ed ex sottosegretario al Viminale, Nicola Molteni: “Il commento di Di Maio alla vicenda Gregoretti è da piccolo uomo. Più che l’onore pote’ la poltrona”. 

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