venerdì, Marzo 29, 2024
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“Ringrazio i Carabinieri, che mi hanno liberato dalla trappola in cui ero finito a Villamagna a Capodanno”

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Riceviamo e pubblichiamo: “Oggi vi racconterò brevemente una storia vissuta sulla mia pelle, questa volta finita a lieto fine che dimostra l’efficienza delle istituzioni quando sono vicine al cittadino. La mattina del 1 gennaio 2020, nonostante la festività, i Carabinieri sono stati pronti a soccorrermi, dimostrando una grande capacità di organizzazione e reattività di intervento sul territorio regionale. Ma arriviamo a quanto successo.

Stavo andando a Villamagna la mattina di Capodanno verso le 8.00 e a causa della stanchezza mi sono affidato al navigatore del telefonino che mi ha fatto imboccare una strada di campagna fra gli ulivi che saliva sempre di più e si restringeva. Intanto peggiorava la qualità del manto stradale. Ad un certo punto ho trovato un punto così deteriorato che era impossibile continuare a salire, così ho fatto una deviazione di fortuna in una discesa ripida e stretta con a un lato un crepaccio e dall’altro un canaletto rudimentale di fortuna per lo scorrimento delle acque e dei detriti piovani che scendono dalla sovrastante collinetta. 

Qui, ho trovato dopo diverse decine di metri la strada privata sbarrata da una catena e non ho potuto proseguire. Sono rimasto assorto nei pensieri per un attimo, poi un brivido ha percorso la mia schiena quando ho fatto mente locale che mi ero cacciato inconsapevolmente, la mattina di Capodanno, in una trappola da cui senza aiuto non sarei venuto fuori: non potevo fare inversione di marcia perché la carreggiata era troppo stretta e da solo facendo retromarcia su quella stradina cosi ripida avrei rischiato di cadere nel burrone. 

Così senza farmi prendere dallo sconforto ho tirato il freno a mano e spento il veicolo e dopo aver urlato vanamente se c’era qualcuno ad aiutarmi in quelle campagne, ho chiamato il 112 e mi hanno risposto i Carabinieri di Chieti che mi hanno chiesto di inviare la posizione su Whatsapp sul numero di cellulare della centrale operativa. Dopo alcuni minuti di spiegazioni su quanto accaduto e ragionamenti sul da farsi si è deciso.di inviarmi una volante da Casacanditella. Nella breve attesa gli attimi sembravano interminabili. Ho avvertito i miei parenti di quanto successo e mi preoccupavo per l’anziana nonna che chiedeva alla mamma perché non fossi a casa.

Una serie di timori salivano fra me e me. Temevo di dover aspettare molto tempo, che di colpo sarebbe venuto a piovere peggiorando la situazione e che mi sarebbe venuto mal di pancia per tutto quello che avevo mangiato.Ma, l’intervento dei militari è stato abbastanza veloce. I Carabinieri, una donna e un uomo, sono venuti a Villamagna e hanno perlustrato la strada di campagna a piedi con gli scarponi finché mi hanno individuato e mi hanno aiutato a far uscire la macchina da quella scomoda posizione proibitiva riaccompagnandomi quasi fino al paese di Villamagna.  Il tutto è durato circa un’ora, dal momento in cui sono rimasto intrappolato, alle 8.15, fino alle 9.15. Tutto bene quel che finisce bene, ma senza l’aiuto dei Carabinieri non sarei riuscito  a liberarmi. Di buon auspicio per questo 2020 appena iniziato”.


Cristiano Vignali

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