venerdì, Maggio 24, 2024
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I renziani disertano il CdM: Conte stai sereno, parte 2

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Prescrizione,le ministre renziane disertano CdM contro il Lodo Conte?

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Le ministre renziane Bonetti e Bellanova ,secondo fonti di Italia Viva, non dovrebbero prendere parte al Consiglio dei Ministri di questa sera in cui si parlerà del Lodo Conte bis, sul tema della prescrizione, e della riforma del processo penale. “Siamo contrari al Lodo Conte e quindi per coerenza non ci saremo” così fonti parlamentari di Italia Viva chiariscono le motivazioni della preannunciata assenza delle ministre.

Ed il leader di Italia Viva Matteo Renzi rincara la dose:”Non molliamo” e dando il preavviso di sfratto al Guardasigilli Bonafede aggiunge: “Se entro 2 mesi le cose non cambiamo”, ci vedremo in Senato dove il governo rossogiallo Conte-bis non avrebbe la maggioranza senza i voti dei renziani.

Conte protesta: sarebbe ingiustificabile l’assenza di Italia Viva al CdM

“Non sedersi a un tavolo quando si ha un incarico istituzionale sarebbe ingiustificabile”.Lo dice il premier Conte, riguardo alla ventilata assenza di Italia viva al Cdm sulla prescrizione. “Italia viva deve darci un chiarimento, non al sottoscritto, ma agli italiani”, aggiunge il premier. Definisce “surreale” l’atteggiamento di Iv: “Si aspetterebbe da un partito di opposizione, che fa un’opposizione aggressiva e un po’ maleducata”. “Non accetto ricatti”,dice Conte. “Non si può pensare di votare un provvedimento con le opposizioni”.

Ma nonostante le rimostranze del premier Matteo Renzi sull’abolizione della prescrizione non fa una piega e rinnova al governo rossogiallo un avviso di sfratto da Palazzo Chigi: “Quel che resta della maggioranza non ha ancora deciso che cosa fare sul Lodo Annibali. E Italia viva non indietreggia. Se ci sarà la richiesta di un voto di fiducia sul governo, Iv rilancerà sulla mozione di sfiducia a Bonafede”. E fonti interne di Italia Viva rincarano la dose, riferendo che Renzi ha ribadito alla propria delegazione attualmente nel governo Conte-bis che sulla prescrizione non si indietreggerà nemmeno di un centimetro”.

Di fornte a tali prese di posizione il capo politico dei 5stelle Crimi ha replicato ribadendo che già in precedenza aveva bollato gli affondi renziani contro l’abolizione della prescrizione come “attacchi inaccettabili” al ministro Bonafede, aggiungendo che “Se intendono aprire la crisi di governo lo si dica chiaramente”.

I pentastellati quindi corrono in soccorso del ministro della Giustizia, Bonafede, che dopo l’alt di Renzi alla riforma da lui proposta e le conseguenti polemiche è a rischio di una probabile mozione di sfiducia da parte di Italia Viva

E la difesa del Guardasigilli passa anche per i social network: “Grazie alla determinazione e ostinazione di Bonafede abbiamo dato al Paese la legge anti corruzione,il codice rosso,introdotto carcere per i grandi evasori e lo stop alla prescrizione”,si legge in un post su Fb. “Indietro non si torna”.

Ma anche la delegazione del Partito Democratico al governo prende posizione a difesa di Bonafede, con il capodelegazione Franceschini che dichiara: “Se un partito di maggioranza minaccia di sfiduciare un ministro, sta minacciando di sfiduciare l’intero governo”.

Ma finora Renzi non ha manifestato alcuna intenzione di proporre la sfiducia al governo giallorosso, limitandosi ad una battaglia di logoramento indirizzata in particolare contro le proposte giustizialiste dei grillini.

Si profila dunque all’orizzonte un nuovo “Conte, stai sereno” da parte dei renziani, con il più classico dei finali già visti su questi schermi.