venerdì, Marzo 29, 2024
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Nota del Sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto sulla questione dei 500 euro di cauzione a carico degli sfollati

teramo

TERAMO – RIceviamo dal sindaco Gianguido D’Alberto e pubblichiamo: “Recepiamo con grande favore e serenità la nota pervenuta dall’ATER nella quale si accoglie il nostro invito e – giustamente – si torna indietro rispetto alla volontà iniziale in merito al previsto pagamento dei 500€ di cauzione da parte di coloro che sono in procinto di entrare negli alloggi messi a disposizione ai cittadini sfollati e colpiti da verifica dell’immobile di residenza con inagibilità grave. Nel condividere la retromarcia dell’ATER, da noi richiesta soprattutto per gli inquilini ERP, invitiamo a questo punto lo stesso Ente a correggere la delibera del CDA del 22 gennaio, che definisce a chiare lettere come i comodatari, nessuno escluso, siano tenuti a versare appunto la somma di euro 500, alla sottoscrizione dell’atto di comodato.

La modifica appare necessaria affinché possa essere realmente garantito quanto comunicato dalla Presidente, Dott.ssa. Ceci, dopo le nostre decise e, a questo punto, decisive preoccupazioni a lei stessa prontamente manifestate, e la presa di distanza dall’Azienda da parte della Protezione Civile, la quale ha dichiarato che tale cauzione era riferita soltanto ai comodatari di Montorio al Vomano e non anche agli inquilini di Teramo. Ringraziamo pertanto la Presidente ATER per l’attenzione, seppur tardiva, che concederà.

E’ bene precisare che si tratta di una causa sulla quale il Comune di Teramo aveva posto l’attenzione, accolta poi dall’ATER, e che consentirà l’ingresso gratuito nelle nuove case che il Comune in questi giorni sta riassegnando. Accogliamo ovviamente l’invito della Presidente Ceci al continuo confronto con l’amministrazione comunale, al fine di iniziare a condividere percorsi che hanno l’unica finalità di consentire un imminente rientro per alcuni e l’avvio della ricostruzione per migliaia di persone, desiderose di riavere prestissimo i loro veri alloggi”.

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