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Covid 19, come cambia la vita nelle Marche

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Cambia la vita nelle Marche per almeno 8gg: La cosa grave e più evidente è che stiamo vivendo un vero e proprio conflitto istituzionale e per 1.600.000 persone “marchigiane” la vita si tramuterà radicalmente quasi a ritornare agli anni 60/70, in cui le serate si passavano di più in famiglia. Oltre alle scuole di ogni ordine e grado, dagli asili all’università, saranno chiusi da oggi cinema, teatri e discoteche, non si terranno manifestazioni pubbliche, feste di piazza e sagre di paese, e nemmeno gare di ogni disciplina sportiva, che potranno disputarsi solo a porte chiuse. Chiusi anche musei e biblioteche. Sospese le gite scolastiche sia in Italia che all’estero, rinviati concorsi pubblici, tranne quelli sulle professioni sanitarie che si terranno con guanti, mascherine e candidati distanziati di almeno un metro.

Misure forzate e sacrifici che si dovranno scontare per affrontare l’emergenza Covid-19 che è ormai “sceso” dal Nord Italia per toccare anche il Centro ed il Sud, dopo il caso di contagio accertato nel all’ospedale di Cattolica e quello probabile del paziente pesarese. Di seguito il contenuto dell’ordinanza firmata dal presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli:

“Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha firmato l’ordinanza n. 1 del 25/02/2020 che aumenta le misure per limitare la diffusione del contagio da Coronavirus.

A partire dalle ore 00.00 di mercoledì 26 febbraio 2020 e fino alle ore 24.00 del 4 marzo 2020 sul territorio della Regione Marche in quanto confinante con i cluster è disposta:
a) la sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche, di qualsiasi natura;
b) la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche, universitarie (lezioni, esami di profitto e sedute di lauree) e di alta formazione professionale e dei percorsi di istruzione e formazione professionale, salvo le attività formative svolte a distanza e quelle relative alle professioni sanitarie ivi compresi i tirocini;
c) la sospensione di ogni viaggio di istruzione sia sul territorio nazionale sia estero;
d) la sospensione dell’apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura e delle biblioteche;
e) la sospensione dei concorsi pubblici fatti salvi quelli relativi alle professioni sanitarie per le quali dovranno essere garantite le opportune misure igieniche”.

RD Leo

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