sabato, Aprile 20, 2024
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Casi Covid-19 a Monsampolo: intervista al Sindaco Massimo Narcisi

Monsampolo del Tronto – Da alcune settimane, siamo abituati a prendere atto dei numeri del Covid-19 declinati anche a livello regionale e locale. Risaltano nel Piceno i 17 casi di contagi (1 decesso) da Coronavirus registrati a Monsampolo del Tronto, che se rapportato al numero di abitanti corrispondono a 1 su 265 residenti. Nella provincia di Ascoli Piceno, l’incidenza è invece di un 1 caso su 832, e in quella di Ancona, seconda provincia maggiormente colpita dopo Pesaro/Urbino, di 1 su 305.

Ne abbiamo parlato con il Sindaco Massimo Narcisi al quale abbiamo rivolto alcune domande in merito.

Signor Sindaco, quale potrebbe essere la causa di un numero di contagiati  così elevato, relativamente a un piccolo centro come Monsampolo? 

“Di sicuro non spetta a me indicare le cause del numero importante di contagi che si sono riscontrati nel nostro Comune, è competenza dell’Autorità Sanitaria studiare i singoli casi e risalire alle possibili fonti. Credo che si possa affermare che siamo davanti a tre diverse linee di contagio che hanno interessato interi gruppi familiari, facendo aumentare i numeri. Al momento, infatti, sia i 16 positivi che i 9 in quarantena appartengono agli stessi 5 nuclei familiari. In ogni caso, se da un lato questo aspetto ha fatto aumentare i numeri, dall’altro ci consente di circoscrivere i focolai.

Che tipo di reazione vede nella cittadinanza alle notizie sui contagi? 

La popolazione è spaventata e, specie in questi momenti, ha bisogno di notizie certe e di rassicurazioni. Per questo, da sabato 14 marzo, giorno della notizia del primo cittadino positivo, ogni sera pubblico sui social un video in cui fornisco alla cittadinanza i dati ufficiali rispetto all’evoluzione del contagio e le informazioni di quanto l’Amministrazione sta facendo per limitarlo. Ed ho notato che la popolazione ha apprezzato e, magari, queste comunicazioni possono anche aiutare a tranquillizzare gli animi.

Pensa che nel suo territorio i residenti si stanno attendendo ai vari decreti e ordinanze? 

Si, debbo dire che i miei cittadini si stanno comportando bene, rispettando le regole ed adeguandosi alle disposizioni che sono state fatte con il passare dei giorni. E’ chiaro, c’è sempre qualche “spirito libero” ma, per nostra fortuna rappresentano una minoranza insignificante. E la cosa più interessante, è che è tornata ad esserci una sorta di controllo sociale, con gli stessi cittadini che richiamano quelli che trasgrediscono le regole. In questo momento, questo è sicuramente un bene perchè complica, e non poco, la vita dei più trasgressivi.

Che tipo di attività state svolgendo come amministrazione per fronteggiare al meglio la situazione? 

Come ho avuto modo di dire in uno dei miei video, mai avrei immaginato di dover fra fronte ad una pandemia; un qualcosa molto più grande di noi che ci fa navigare a vista, senza tante certezze e tra mille difficoltà. Nonostante tutto, la priorità della nostra Amministrazione è stata quella di far sentire la nostra vicinanza alla popolazione, di non farla sentire sola. Per questo, grazie al prezioso aiuto dei volontari della Protezione Civile, abbiamo messo in piedi tutta una serie di azioni per i cittadini: dalla consegna della spesa a casa, alla distribuzione delle mascherine alle famiglie; dalla consegna dei giornali quotidiani, alla vigilanza davanti alle attività commerciali.

Oltre questo, – prosegue Narcisi- abbiamo provveduto a distribuire buoni spesa alimentari a 140 famiglie, grazie alle risorse finanziarie stanziate dalla Protezione Civile Nazionale (34.000) a cui abbiamo aggiunto quasi 3000 dalle indennità del mese di marzo degli amministratori. Infine, abbiamo attivato una raccolta alimentare che ci consente di distribuire ogni settimana pacchi alimentari a circa 50 famiglie del territorio, e una raccolta fondi – con un conto dedicato – per donare somme da destinare ad aiuti per la popolazione. Insomma, ce la stiamo mettendo tutta.

A questo proposito, voglio ringraziare la mia squadra di Amministratori e i dipendenti comunali, oltre ovviamente i volontari della Protezione Civile, senza i quali tutto questo sarebbe stato impossibile”.

Roberto Guidotti

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