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Il film in seconda serata consigliato in TV: “Alien – La Clonazione” martedì 14 aprile 2020

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Il film in seconda serata consigliato in TV: “Alien – La Clonazione” martedì 14 aprile 2020 alle 23:35 su RAI 4

Alien: La Clonazione - la recensione

Alien – La clonazione (Alien Resurrection) è un film del 1997 diretto da Jean-Pierre Jeunet con Sigourney Weaver, Winona Ryder e Ron Perlman.

Dopo un’anteprima a Parigi il 6 novembre 1997, il quarto ed ultimo film della saga di Alien uscì ufficialmente negli Stati Uniti il 26 novembre 1997. In Italia è stato distribuito il 27 febbraio 1998.

Anno 2379. Sono passati 200 anni dai fatti del pianeta Fiorina 161 ed Ellen Ripley viene clonata nel corso di un esperimento condotto sulla nave militare dei Sistemi Uniti “Auriga”. Lo scopo è quello di recuperare l’embrione di Xenomorfo dal suo torace per ottenere una regina che produca degli Alien in larga scala a scopo bellico. L’esperimento riesce all’ottavo tentativo: la nuova Ripley, a causa dei processi subiti, non è però un semplice essere umano: ha una sorta di legame empatico con gli Xenomorfi e possiede alcune loro caratteristiche, come una forza sovrumana, il sangue corrosivo e la possibilità di ereditare i ricordi dei propri predecessori, per cui ha mantenuto molti ricordi della sua vita precedente.

Nel frattempo, la nave da trasporto “Betty” attracca sull’Auriga con un carico di contrabbando di uomini tenuti in stato criogenico. Il generale Perez, a colloquio con il capo della nave Elgyn, paga il trasporto in contanti mantenendo il mistero sull’utilizzo del carico. Gli uomini ibernati serviranno in realtà da ospiti per le uova partorite dalla Regina, ormai adulta.

Call, una dei contrabbandieri, si introduce nella cella dov’è tenuta Ripley, rivelandole che si tratta di un clone e offrendosi di ucciderla comunque quando scopre che l’embrione alieno le è già stato rimosso. Questa però le risponde che non ha nessuna intenzione di morire e le ordina di andarsene. Il comportamento della ragazza però non passa inosservato, e porta il capo della stazione ad arrestare i contrabbandieri con l’accusa di essere terroristi. Una breve sparatoria consente al gruppo di liberarsi, prendendo Wren e il soldato DiStefano come ostaggi per poter tornare alla loro astronave.

Nel frattempo i neonati Xenomorfi (generati utilizzando i corpi portati dai contrabbandieri) riescono a liberarsi dall’area per esperimenti dove sono tenuti facendo a pezzi uno dei loro compagni, in modo da sciogliere le pareti delle celle con il suo sangue corrosivo. Le creature catturano il dottor Gediman e cominciano a uccidere l’equipaggio della nave, portando il generale Perez ad ordinare l’evacuazione. La maggior parte dei militari riesce a fuggire, mentre il generale e alcuni altri perdono la vita.

Il gruppo di contrabbandieri, compreso che qualcosa non va, comincia a dirigersi verso la propria nave, ma perde Elgyn, ucciso da una delle creature dopo essersi allontanato dal gruppo. Gli altri, dopo averne scoperto il cadavere tentano disperatamente di fuggire ma rimangono bloccati in un vicolo cieco. A salvarli interviene Ripley che, dopo essersi liberata dalla cella dove si trovava rinchiusa, attira ed elimina l’alieno che li inseguiva. Nonostante le proteste di Call, il gruppo permette a Ripley di seguirli. Successivamente il gruppo trova un uomo, in stato confusionale, Purvis. Si scopre che è una delle cavie dell’esperimento e che porta in sé un embrione alieno. I fuggitivi, convinti da Call, decidono comunque di portarlo con loro e ibernarlo nella Betty per poi rimuovere l’alieno.

Nel corso della fuga, Ripley rinviene una stanza con la dicitura “1-7” e, poiché sul suo braccio è tatuato il numero “8”, si incuriosisce e decide di entrare: trova così i mostruosi esperimenti di clonazione precedenti a lei, orrendi ibridi tra umani e Xenomorfi, tra cui l’ultimo in fin di vita che la prega di ucciderla. Call le passa un lanciafiamme e Ripley pone fine alle sofferenze della sventurata creatura, per poi radere al suolo il laboratorio distruggendo i resti degli altri cloni.

Durante l’attraversamento subacqueo della mensa, completamente allagata, Hillard viene catturata da uno Xenomorfo, mentre gli altri si trovano bloccati da un gruppo di uova in procinto di schiudersi. Christie riesce a colpirle con alcuni proiettili esplosivi, permettendo al gruppo di uscire dall’acqua. Mentre risalgono la scala però Wren inganna Call e, dopo essersi fatto consegnare un’arma, le spara, facendola cadere in acqua e bloccando, dopo averla attraversata, l’unica porta per lasciare il condotto. A complicare le cose dalle acque emerge anche lo Xenomorfo che li seguiva, che riesce ad accecare Christie prima di venire ucciso da Johner. Christie, resosi conto di non essere in grado di continuare si lascia poi a sua volta cadere in acqua, sacrificandosi per salvare gli altri. Improvvisamente la porta si apre, rivelando Call. Ripley capisce rapidamente come faccia ad essere ancora viva: si tratta di un androide, a conoscenza degli esperimenti del generale ed intenzionata a fermarli prima che possano mettere in pericolo l’intera razza umana. Sfruttando le sue capacità, Call libera la strada per la Betty, blocca Wren (scatenandogli contro un gruppo di Xenomorfi) e ordina al computer centrale di far schiantare l’Auriga invece di atterrare. Poco prima di raggiungere la navicella però Ripley subisce l’influenza di una sorta di istinto primordiale, chinandosi incautamente su una griglia che cede, facendola precipitare nel nido degli Xenomorfi.

Sulla Betty ricompare Wren, ancora intenzionato a consegnare lo Xenomorfo ai suoi superiori: verrà ucciso da Purvis, nel suo ultimo gesto prima che l’embrione nascente lo uccida a sua volta. I pochi superstiti eliminano quindi l’alieno neonato.

Ripley intanto si risveglia nella stanza della regina: il dottor Gediman, intrappolato in un bozzolo, spiega che la regina Alien ha subito delle mutazioni e, per la prima volta, invece che depositare uova sta partorendo. La creatura, un mostruoso ibrido umano-Alien, appena nata uccide la Regina, riconoscendo in Ripley la propria vera madre. Quest’ultima, approfittando della distrazione della creatura (impegnata ad uccidere il dottore) fugge verso la Betty, raggiungendola appena in tempo.

La navicella però ha difficoltà a partire, perché il portello non si chiude bene. Call scopre la presenza a bordo dell’ibrido ed è costretta ad assistere impotente all’uccisione di DiStefano, sopraggiunto per aiutarla. Ripley, percependo che qualcosa non va, salva l’androide e, sfruttando il proprio sangue corrosivo, causa un foro nella navicella, dalla quale l’Ibrido viene risucchiato e disperso nello spazio. La navicella raggiunge finalmente l’atmosfera terrestre e il film si conclude con Ripley che guarda la Terra insieme a Call, entrambe incerte ma fiduciose sul loro futuro.

Regia di James Cameron

Con: Sigourney Weaver, Winona Ryder e Ron Perlman

Fonte: WIKIPEDIA