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Il film di guerra stasera in TV: “Apocalypse Now Redux” domenica 24 maggio 2020

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Il film di guerra stasera in TV: “Apocalypse Now Redux” domenica 24 maggio 2020 alle 21:00 su Iris (Canale 22)

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Apocalypse Now Redux è la versione restaurata e allungata (47 minuti in più) del celeberrimo Apocalypse Now (1979), con un nuovo montaggio e l’inserimento di così tanto materiale scartato all’epoca della prima versione, da configurare questa opera come un “gemello diverso” della versione breve, particolarmente nella versione italiana che presenta pure un doppiaggio totalmente nuovo. Diretto da Francis Ford Coppola, il film è liberamente ispirato al romanzo di Joseph Conrad Cuore di tenebra. È interpretato, fra gli altri, da Martin SheenMarlon BrandoRobert DuvallLaurence FishburneDennis Hopper e Harrison Ford.

Presentato in anteprima fuori concorso in occasione del Festival di Cannes 2001 Apocalypse Now Redux ha avuto successo, ricevendo un buon riscontro dalla critica e dal pubblico. La nuova versione è stata proposta anche in DVD.

È uno dei capolavori della cinematografia mondiale, una delle pellicole simbolo della guerra in Vietnam, uno dei film più popolari e apprezzati di sempre: è Apocalypse Now nella sua versione allungata e restaurata, passata alla storia del grande schermo con il titolo Apocalypse Now Redux e in onda domenica 24 maggio in prima serata su Iris (canale 22).

Vi starete chiedendo: ma l’adattamento del 2001 – questo di cui vi stiamo parlando – cos’ha di diverso rispetto al kolossal del 1979 firmato da Francis Ford Coppola che vinse la Palma d’oro al Festival di Cannes e ben due premi Oscar (miglior fotografia e miglior sonoro)? Prima di tutto un montaggio nuovo di zecca che non ne stravolge però il significato (anzi!). E, poi, alcune scene inedite ripescate proprio da Coppola (ancora una volta dietro la macchina da presa) in 47 minuti di girato che aveva scartato alla fine degli anni Settanta. Tipo quella del furto della tavola da surf o quella dell’incontro dei militari con le conigliette di Playboy, solo per dirne alcune. 

Al centro della sceneggiatura (scritta traendo ispirazione dal romanzo Cuore di tenebra di Joseph Conrad) c’è – sempre – la guerra, declinata non solo in termini bellici ma pure psicologici, fisici, umani. Nella “riedizione” alcuni aspetti del conflitto armato e interiore si possono cogliere ancora di più e meglio. Il cast – in cui spiccano, tra gli altri, interpreti del calibro di Marlon Brando (nei panni del colonnello Walter E. Kurtz), Martin Sheen (alias Capitano Benjamin L. Willard) e Robert Duvall (il gelido tenente colonnello Bill Kilgore) – è praticamente identico. Così come, a distanza di vent’anni, è rimasto intatto l’affetto del pubblico nei confronti di questo film che ha smosso e formato tante coscienze. Fosse solo per questo, sarebbe una buona occasione per rivederlo.

Ps: solo per completezza, vale la pena aggiungere che di Apocalypse Now esiste anche una terza versione Apocalypse Now – Final Cut prodotta per celebrare il 40esimo anniversario dell’arrivo nelle sale di questo capolavoro.

Scene aggiunte rispetto ad Apocalypse Now

  • Durante l’attacco con elicotteri al villaggio vietcong, la cinepresa indugia su un pilota, interpretato dall’ex marine R. Lee Ermey, divenuto attore e pilota di elicotteri nelle Filippine, resosi poi celebre nel ruolo del Sergente Maggiore Hartman in Full Metal Jacket (1987). Una donna vietnamita con il figlioletto ferito in braccio corre dal tenente colonnello Kilgore. Il tenente colonnello rassicura il bambino e ordina ai suoi uomini di portarlo in ospedale.
  • Nella versione originale, la parte del film in cui appare il tenente colonnello Kilgore termina con la famosa frase sull’odore del napalm (che odora di benzina e di vittoria). Nella versione estesa Redux è introdotta una scena successiva in cui il militare interpretato da Robert Duvall si dispera per come il bombardamento con il napalm abbia causato uno scemare delle onde, interrompendo l’ambita esibizione di surf; dopodiché il capitano Willard con mossa fulminea ruba la tavola preferita dal comandante e si allontana di gran carriera insieme al suo plotone.
  • Il giorno dopo lo squinternato spettacolo delle conigliette di Playboy, Chef ripensa ossessivamente alla sua playmate preferita, “Miss dicembre” e Clean lo ammonisce a dimenticare tutto, narrandogli la storia di un uomo analogamente invaghito d’una donna al punto da arrivare a uccidere un ufficiale.
  • Il capitano Willard arriva insieme ai suoi uomini in un campo di rifornimento allo sbando, privo di effettivo comando, sotto un’incessante pioggia monsonica. Willard cede del carburante al “traffichino” del luogo pur di far trascorrere ai suoi uomini alcune ore di “svago” proprio con le sospirate modelle di Playboy (non è chiaro come le ragazze abbiano fatto questa fine dopo la precipitosa fuga dallo show sull’acqua in cui stavano per essere abusate dai soldati sovreccitati). Chef corona il suo sogno con la matura addestratrice di pappagalli “Miss maggio” (ex “Miss dicembre”) mentre Lance si apparta con la giovane e immatura playmate dell’anno. Clean è escluso dagli incontri (l’attore Fishburne aveva allora quindici anni). La parentesi sessuale, in pratica, si interrompe, dopo il ritrovamento casuale, da parte di Lance, della salma di un soldato, nascosta in un frigorifero, a pochi metri dal talamo.
  • Ricevendo posta nei pressi del ponte semidistrutto, Chef apprende, da alcuni ritagli di giornali, della morte tragica di Sharon Tate per mano della setta satanica di Charles Manson, fornendo un preciso contesto temporale al film (estate del 1969).
  • Dopo la morte di Clean, c’è la parte in assoluto più lunga tra quelle introdotte in questa versione estesa. Willard e gli altri dell’equipaggio raggiungono un avamposto francese in Cambogia, dove da decenni vive, isolata dal mondo, la famiglia De Marais, composta da proprietari terrieri impiantatasi dai tempi dell’Indocina francese, i quali offrono alla task force del capitano Willard, la possibilità di riposare e dare degna sepoltura a Clean. Willard viene invitato a cena e ascolta una poesia in francese recitata da due bambini (interpretati dai figli del regista, Roman e Gio Coppola). A tavola i membri della famiglia espongono le loro teorie sul colonialismo, fra cui quelle del capofamiglia Hubert De Marais (Christian Marquand), riguardanti gli sbagli commessi dal colonialismo francese e che gli americani starebbero ripetendo, condannandosi a una sconfitta inevitabile in una guerra che, invece, potrebbero vincere. Alla fine della cena, Willard si intrattiene a fumare una pipa di oppio con Roxanne Serraut-De Marais (Aurore Clément), un’attraente e intraprendente vedova, con cui poi trascorre la notte. Questa sezione di quasi 30 minuti (totalmente esclusa dalla pellicola originale) aiuta lo spettatore a comprendere la scelta di Kurtz a favore d’una conduzione spietata della propria guerra, necessaria proprio a causa degli errori che stanno compiendo le gerarchie militari.
  • Quando nel villaggio cambogiano, divenuto regno del “semidio” Kurtz, giungono Willard, Lance e Chef (nel frattempo è morto anche Phillips), già nella versione originale assistiamo alla cattura del capitano (imprigionato in una gabbia di bambù strettissima), e alla decapitazione di Chef (rimasto sulla barca). La novità è che Kurtz fa visita a Willard per leggere e commentare alcuni articoli del Time sulla guerra del Vietnam e poi concedergli la libertà (di fatto, una “semilibertà” viste le circostanze).

Il nuovo doppiaggio presenta alcuni cambiamenti rispetto alla versione del 1979, con alcune espressioni edulcorate, per esempio il giudizio del tenente colonnello Kilgore sul delta del fiume Nung e la tipologia delle droghe che Chef acquista presso l’addetto allo spettacolo di Playboy.

Regia di Francis Ford Coppola

Con: Martin SheenMarlon BrandoRobert DuvallLaurence FishburneDennis Hopper e Harrison Ford.

Fonte: WIKIPEDIA