martedì, Maggio 14, 2024
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Omicidio Cianfrone, emerge pista locale: effettuata perquisizione

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SPINETOLI – Svolta nelle indagini sull’omicidio dell’ex carabiniere Antonio Cianfrone, freddato con tre colpi di arma da fuoco nella mattinata di mercoledì. E’ stata infatti perquisita l’abitazione di una famiglia di Spinetoli, presso la quale sono stati rinvenuti una moto e due caschi che potrebbero essere quelli utilizzati all’atto del compimento dell’omicidio. Il nucleo familiare in questione sarebbe piuttosto noto in città.

E’ stato eseguita anche una verifica acustica per verificare la possibilità che la due ruote fosse quella utilizzata dal killer per allontanarsi dal luogo del delitto.

Due persone appartenenti a detto nucleo familiare sono state sentite dai militari dell’Arma. Moto e caschi sono stati posti sotto sequestro.

Al momento i carabinieri non escludono nessuna pista, ma, visti gli ultimi sviluppi, sembrerebbe configurarsi la possibilità che una tra le ipotesi attualmente al vaglio assuma concretezza d’indagine.

Secondo indiscrezioni, vista anche la modalità in cui si è consumato il delitto, il movente potrebbe essere ricondotto ad una vendetta o al tentativo di mettere a tacere un testimone scomodo.

L’omicidio Cianfrone, in effetti, si è configurato come una vera e propria esecuzione. L’uomo non era più in servizio nell’Arma presso la stazione di Monsampolo dal 2015, dopo essere rimasto coinvolto in un’inchiesta per concussione e truffa ad un’assicurazione che ne aveva provocato la sospensione.

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