mercoledì, Maggio 1, 2024
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Terminati gli Stati Generali: Ministri soddisfatti, ma gli italiani?

Politica e Social

Si sono finalmente conclusi i lavori inerenti gli “Stati Generali” per l’economia ed apprendiamo da una nota Ansa la grande soddisfazione dei Ministri per la concertazione che vince sul populismo ed il disfattismo.
Così il Ministro dello Sviluppo economico Patuanelli: “È terminata una lunga e intensa settimana di incontri, confronti, ascolto con le Parti sociali e i rappresentanti di tante categorie del Paese.

Abbiamo approfondito i temi chiave sui quali intendiamo puntare per il rilancio del Paese, partendo dal ruolo centrale e imprescindibile delle imprese. Abbiamo il dovere di non sprecare nemmeno un euro delle risorse che arriveranno dall’Unione Europea, ragionando in un ottica d’investimento decennale”. E aggiunge: “Una settimana proficua, in cui abbiamo colto le proposte e le istanze di commercianti, artigiani, piccoli imprenditori: di tutti gli attori coinvolti nello sviluppo economico, sociale, culturale del Paese per disegnare, insieme, i passi da fare da oggi ai prossimi dieci anni. Da qui parte il Rilancio dell’Italia e qui si inserisce il nuovo Piano industriale che intendo portare avanti come Ministro dello Sviluppo Economico”.

Gli fa eco il Ministro per le regioni Francesco Boccia, che le definisce giornate intense e costruttive, mentre il Ministro per i rapporti con il parlamento, Federico D’Inca’ asserisce : “La concertazione prevalga su
populismo e disfattismo”. “Gli StatiGenerali sono stati un momento di grande confronto e di approfondimento sui problemi e le esigenze dei vari settori produttivi del nostro Paese”. Si potrebbero enunciare altre dichiarazioni più che positive rilasciate dai vari membri della
maggioranza, se non fosse di grande rumore la completa assenza di tutta l’opposizione, l’impossibilità di una certa stampa di poter intervenire, essendo una manifestazione “blindata” all’informazione, e lontanissima
dal volere popolare.

Non a caso qualche opinionista ha definito tali dichiarazioni, a torto o ragione, come l’apoteosi della più assoluta incongruenza ed inconcepibile lontananza dei politici dal mondo reale fatto di cittadini fortemente provati dalla situazione che l’Italia sta vivendo, anche a causa di una burocrazia esasperata.

Sono state nel frattempo numerosissime le manifestazioni che a vario titolo si sono svolte in tante città italiane, prevalentemente a Roma, ma anche a Milano e Firenze, dove un elevatissimo numero di persone ha partecipato ordinatamente alla manifestazione che ha avuto come punto di riferimento la ex Pentastellata Sara Cunial.

Avevamo in precedenza parlato della “passeggiata da Assisi a Roma”, con la costituzione in mano, per protestare contro il governo.

E si è svolta nel silenzio assoluto la manifestazione personale di Francesco Carbone, che ha voluto realizzare un presidio permanete al Quirinale, indetto dall’Associazione Governo del Popolo APS, che chiede l’applicazione delle leggi, avendo presentato un numero rilevante di denunce querele, a suo dire con tanto di prove documentali, nei confronti di personaggi che sarebbero invischiati in fatti di mafia, anche se facenti parte
delle istituzioni.

Anche il noto intellettuale “Vittorio Sgarbi”, parlamentare fortemente critico relativamente al governo in carica, subisce quello che può esser definito “l’oscurantismo mediatico”. Nessun organo di stampa riporta infatti l’iniziativa popolare Referendum per il recesso dall’Unione Europea indetto dal Comitato Libera l’Europa –UEXIT.

La lista sarebbe lunghissima su ciò che è avvenuto in questa settimana e nonostante troppi avvenimenti non siano stati rilevati dai media in quanto la scena è stata completamente assorbita dagli “Gli Stati Generali”, tale vuoto è stato colmato dai social network, che rimangono una risorsa per la libera informazione, nonostante la censura, che comunque è sempre incombente.


I cittadini sono provati, affamati, stanchi. E sarà anche questa una settimana qualsiasi per chi dorme nell’inedia, rimanendo volutamente in un limbo fatto di piccoli interessi personali senza guardare oltre.

Ma, per chi si dissocia dalla mentalità dominante, potrebbe essere proprio questo il momento giusto per dare inizio ad un periodo che faccia emergere la determinazione e la forza del merito e dell’interesse comune, unico fine tenendo a mente il quale si possono contrastare comportamenti ed atteggiamenti propri delle “mafie”. Ed è ormai necessario schierarsi non con le parole, ma con i fatti, in una delle due aree.


Ettore Lembo

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