martedì, Aprile 16, 2024
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Partite Iva, il bonus della vergogna a 5 Parlamentari. Indignazione bipartisan

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Cinque deputati, nel corso dell’emergenza determinata dalla pandemia, avrebbero ottenuto l’agevolazione del bonus di  600 euro riservato ai lavoratori autonomi e alle Partite Iva in difficoltà. Lo riporta “Repubblica”. Non sono stati resi noti i nomi.

“E’ una vergogna – afferma il presidente della Camera, Roberto Fico – che cinque parlamentari abbiano usufruito del bonus per le partite iva. Questi deputati chiedano scusa e restituiscano quanto percepito. È una questione di dignità e di opportunità. Perché, in quanto rappresentanti del popolo, abbiamo degli obblighi morali, al di là di quelli giuridici. È necessario ricordarlo sempre”. Così il presidente della Camera Roberto Fico su Facebook. L’indignazione è bipartisan. “Una vera vergogna”, dichiara il Segretario del PD, Nicola Zingaretti.

Per il leader della Lega, Matteo Salvini, è “vergognoso che il dl lo permetta”. Ronzulli (FI) chiede “dignità” ai 5 deputati coinvolti nella vicenda. Secondo Fazzolari (FdI) è “colpa del governo di inetti”.

“Oggi La Repubblica – scrive Luigi Di Maio sul proprio profilo Facebook – parla di 5 parlamentari, di 5 poveri furbetti che durante la pandemia hanno avuto il coraggio di avanzare richiesta allo Stato per avere il bonus di 600 euro riservato ai lavoratori autonomi e alle partite Iva in difficoltà. Evidentemente non gli bastavano i quasi 13mila euro netti di stipendio al mese, non gli bastavano tutti i benefit e privilegi di cui già godono. È vergognoso. È davvero indecente.

Questa pandemia ha fatto danni economici senza precedenti. Ci sono state persone che hanno perso il lavoro, aziende che hanno visto il proprio fatturato scendere in maniera drastica, attività che hanno chiuso senza più riaprire. E questi 5 personaggi invece di rispondere al popolo che li ha eletti hanno ben pensato di approfittarne.
I nomi di queste 5 persone sono coperti dalla legge sulla privacy. Bene, siano loro allora ad avere il coraggio di uscire allo scoperto. Chiedano scusa agli italiani, restituiscano i soldi e si dimettano, se in corpo gli è rimasto ancora un briciolo di pudore. Non importa di quale forza politica siano espressione. Mi auguro che anche le altre forze politiche la vedano come noi”.

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