Non usa mezzi termini nè giri di parole il governatore della Sicilia Nello Musumeci, ma va diretto alla questione ed asserisce: “ Il governo ha impugnato la nostra ordinanza. Lo ha fatto al Tar con un magistrato
che non appare al di sopra di ogni sospetto. Secondo una ‘malalingua” è stato consulente di Zingaretti che è il capo del partito più importate al governo.
Abbiamo denunciato una amara realtà e di fronte a questa denuncia il governo nazionale fa finta di non capire e utilizza magistrati compiacenti”.
Immediata la risposta dell ’Associazione nazionale dei magistrati amministrativi che difende l’operato della giudice Maria Cristina Quiligotti.
Infatti, per il Dott. Fabio Mattei, presidente Anma, attaccare personalmente un giudice per una decisione non condivisa, mettere in discussione la sua autonomia è grave, perché così si contesta alla base l’indipendenza stessa della giustizia
Precisa inoltre: “ La dottoressa Quiligotti è una servitrice dello Stato, ed è stata in passato consulente giuridica e tecnica in modo trasversale, anche del ministro della Lega Calderoli, per fare un solo esempio, come spesso succede ai magistrati che offrono la loro scienza e conoscenza per il buon funzionamento della pubblica amministrazione”.
Così riporta il Giornale di Sicilia del 28 Agosto in un articolo dedicato alla spinosa rottura che si è creata tra Governo Nazionale e Governo Regionale.
Ma il governatore, in un video pubblicato sul suo profilo, rincara la dose e mostra la sua fermezza, preoccupato dagli sbarchi già avvenuti e dagli imminenti in arrivo, specialmente dopo la chiusura
dei Porti di Malta.
L’altra notte a Lampedusa sono arrivati 300 migranti con già 400 che stazionano nell’ hotspot, per un totale di 700, quando la struttura potrebbe contenerne solo 190.
Aggiunge Musumeci nel video : “Certo sta facendo effetto la decisione del Tar di Palermo di dire che l’ordinanza del Presidente della regione siciliana è nulla, La macchina infernale del potere si è messa in moto e produce effetti. Ma la macchina deve sapere che noi siamo rotti a tutte le esperienze e non ci lasciamo intimidire.” E aggiunge: “ Noi andremo avanti nonostante i tanti commenti di chi fa il ruffiano del potere, da parte di qualche religioso che avrà sbagliato mestiere perché ha preso i voti della chiesa piuttosto che i voti del partito, o aldilà dio qualche compiacenza che speriamo possa essere smentiate. Noi andiamo avanti.”
Ma è di poco fa un’altra dichiarazione del governatore della Sicilia che contiene un ulteriore aggiornamento: “Altri 30 sbarchi a Lampedusa. Nell’HotSpot sono di nuovo più di mille: seicento in sole 48 ore. Se la mia ordinanza non fosse stata sospesa, oggi avremmo una realtà molto diversa. Ma il governo centrale dice che è sua la responsabilità. E allora? Perché non interviene?
Ha già coinvolto Bruxelles? Stanno organizzando la ricollocazione dei migranti negli altri Stati europei? Il ministro Lamorgese aveva detto che avrebbero avviato il ponte-aereo dal 10 agosto: qualcuno ne ha notizia? Roma sta richiedendo un porto non italiano per la Ocean Viking? Insomma, se ci tengono così tanto alle loro competenze… dovrebbero fare qualcosa! Anzi, avrebbero dovuto farla per tempo, già a gennaio. Invece, silenzio assordante. Tanto, a pagare tutto questo peso da un decennio è sempre e solo la Sicilia e per prima Lampedusa.
Martedì su quell’Isoletta arriverà la nostra task force per verificare le condizioni sanitarie dell’HotSpot. E saranno adottati gli eventuali provvedimenti conseguenti. Con una istruttoria che ha già evidenziato come nessuno abbia previsto gli interventi strutturali per la prevenzione dal contagio già a fine marzo!
Dimenticavo: sulla spiaggia di Agrigento hanno ritrovato un barchino. Nessuno a bordo. Sempre per la storia che la condizione di emergenza sanitaria e di pubblica sicurezza è solo una mia suggestione!”
Anche l’ANSA riporta alcune frasi del Governatore: “Noi andiamo avanti naturalmente, perché al di là dei marchingegni e dei bizantinismi giuridici noi siamo convinti di essere dalla parte della ragione perche’ stiamo combattendo una battaglia di civiltà a difesa della salute di chi si trova in Sicilia. Non soltanto dei siciliani, ma anche di quei migranti che vengono trattati come se fossero oggetto da speculazione e invece sono esseri umani sui quali finora i buonisti, i preti spetrati, i cosiddetti volontari che si battono i pugni sul petto si sono sempre voltati dall’altra parte. Finalmente abbiamo denunciato un’amara realtà è di fronte a questa denuncia il Governo nazionale fa finta di non capire e utilizza i magistrati. Noi andiamo avanti e non ci fermiamo perché dalla nostra parte c’e’ la gente che ha il coraggio delle proprie scelte e che come me non intende arrendersi. Roma lo sappia. Se ne sono capaci, vincano questa battaglia. Ma la vincano con la
forza della ragione, non con la ragione della forza”.
Parole decise, forti e senza timore, quindi, quelle pronunciate dal Governatore, parole che lasciano intravedere uno scontro molto duro tra chi, rispettando la legge vuol porre un freno ad una immigrazione
incontrollata, e chi sembrerebbe voler utilizzare il potere per imporre le proprie decisioni.
Da questo scontro, che vedremo come andrà a finire, emerge un quadro che rafforza lo scenario di cui poco si parla, anche perché da un lato gli attori hanno il potere, dall’altro gli attori si chiamano avvocati e cittadini.
Ettore Lembo
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