giovedì, Marzo 28, 2024
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La violenza non ha colore politico: va condannata sempre, senza pietà

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La violenza non ha colore politico: va condannata sempre, senza pietà

Si sono svolti ieri i funerali del giovane Willy Monteiro Duarte, il ragazzo di Capoverde barbaramente ucciso da teppisti criminali, che non possono essere inscritti in alcuna ideologia o formazione politica se non in quella della più ignobile viltà umana, resa ancor più becera dalla violenza dimostrata, e che purtroppo non costituisce un fatto isolato.

Una violenza, in troppi casi, strumentalizzata a fini politici, il che conduce ad un’unica e grave conseguenza: l’istigazione all’odio. Nel caso di Willy, si è rivelato a dir poco esemplare il comportamento della famiglia, che ha addirittura dichiarato di aver perdonato, perseguendo la via dell’amore.

La violenza non ha colore politico. Fa parte dell’essere umano, a qualsiasi ideologia aderisca, se non adeguatamente supportato da un codice etico e di coscienza.

Nel corso degli ultimi anni si è assistito ad un crescendo di episodi e comportamenti che, invece, hanno accentuato l’odio, quando si sarebbero dovute trovare soluzioni per direzionare la società verso la pace, la solidarietà, la civiltà.

Ciò che è accaduto a Willy ha avuto una ripercussione ed una visibilità enorme, ed è giusto che sia così. Anche in questo caso, però, qualcuno ha tentato di strumentalizzare la morte di questo giovane per affermare questo o quel concetto. Attenersi ai fatti e condannare la violenza: questo è l’unico comportamento da tenere.


Willy è stato ucciso alla stregua di Filippo Limini. La vicenda risale al 16 Agosto a Bastia Umbra: i suoi assassini gli sono passati sopra con l’auto più e più volte.

In quel caso nessuno ha parlato di picchiatori di matrice ideologica oramai divenuta “ovvia” al fine di strumentalizzare certi episodi, così come non si è avuta la stessa rilevanza mediatica.

Ricordiamo il caso del Nigeriano Emmanuel Namdi, ucciso a Fermo nel 2016. Una passerella politica, a partire dall’allora Ministro Maria Elena Boschi, per proseguire con il Presidente della Camera Laura Boldrini, oltre a numerose altre personalità della politica, mentre, ad eccezione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che accolse le salme a Ciampino, negli stessi giorni nessuno ha partecipato ai funerali delle vittime italiane massacrate a Dacca in un ristorante per mano dell’Isis.

E ancora: nessuna carica politica a Macerata per la giovane Pamela Mastropietro, ad eccezione del Sindaco di Macerata e del Sindaco di Roma, città dalla quale proveniva la ragazza barbaramente trucidata e fatta a pezzi a soli 18 anni.

Stessa modalità per la 16enne stuprata ed uccisa a Roma nel quartiere San Lorenzo, deceduta dopo una atroce agonia, lasciata morire dai propri carnefici.

Due pesi e due misure? Non sta a noi dirlo, ma quello che è certo è che la violenza non ha colore e va condannata sempre, senza pietà.

E’ infine solo di ieri la terribile notizia della giovane morta dopo essere stata speronata dal fratello e caduta dallo scooter. Voleva darle una lezione a causa della sua relazione di stampo omosessuale, non accettata in famiglia. Anche in questo caso si tratta di violenza da condannare, legata a quella cecità con la quale spesso si tratta tutto ciò che non si accetta.



Ettore Lembo

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