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Zingaretti bocciato sui vaccini, ma scatta l’obbligo di mascherine all’aperto

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Zingaretti bocciato sui vaccini, ma scatta l’obbligo di mascherine all’aperto

Da ieri nel Lazio è scattato l’obbligo di mascherina anche all’aperto. Il governo pensa di estenderlo. Vaccino contro l’influenza, il Tar annulla l’ordinanza della Regione per gli over 65

E’ arrivata ieri la decisione del Tar del Lazio sull’obbligatorietà della vaccinazione antinfluenzale, che ricalca quella del Tar della Calabria.
La determina di Zingaretti è stata bocciata. Come riporta il sito dello Studio Massafra che ha curato il ricorso: “Accolto il ricorso al TAR Lazio contro la
vaccinazione antinfluenzale obbligatoria disposta dall’ordinanza Z00030 del 17-04-2020 Regione Lazio il TAR ha evidenziato le seguenti motivazioni:
“11.1. La normativa emergenziale COVID non ammette simili interventi regionali in materia di vaccinazioni obbligatorie;
11.2. Le disposizioni in materia di igiene e sanità nonché di protezione civile non recano previsioni che possano autorizzare le regioni ad adottare questo tipo di ordinanze allorché il fenomeno assuma, come nella specie, un rilievo di carattere nazionale;
11.3. L’ordinamento costituzionale non tollera interventi regionali di questo genere, diretti nella sostanza ad alterare taluni difficili equilibri raggiunti dagli organi del potere centrale.

In conclusione si deve affermare che, al di là della ragionevolezza della misura (peraltro comunque auspicata dal CTS nei verbali agli atti del giudizio depositati), la sua introduzione non rientra nella sfera di
attribuzioni regionale ma, semmai, soltanto in quella statale. Sede quest’ultima cui va dunque ascritta ogni competenza e responsabilità – anche di matrice politica – in merito alla decisione di introdurre o meno
obblighi di questo genere”.

Così infine il dispositivo: “P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza Quater), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie e per l’effetto annulla l’ordinanza pure in epigrafe indicata.”

In sostanza si evidenzia una stretta similitudine con la sentenza nel merito del TAR della Calabria, di cui a suo tempo abbiamo riferito.

Il presidente della Regione Lazio, che è anche il Segretario del partito di Governo, è però corso ai ripari, emanando una determina (Proposta n. 14718 del 01/10/2020) con decorrenza immediata, dove da un lato si impone l’uso delle mascherine anche all’aperto, e dall’altro si coinvolgono le farmacie private nella vendita a tutti gli effetti dei vaccini.

“Abbiamo comprato 2,5 milioni di vaccini, per i bambini tra i sei mesi e i sei anni e gli over 60 sarà gratuito, mentre per gli altri il costo sarà di circa 15 euro. Io consiglio a tutti di farlo”, ha detto il presidente della Regione presentando il programma di vaccinazione contro l’influenza. 

“Chiediamo di essere ascoltati prima di rendere operativa un’ordinanza che riteniamo illegittima”, ha invece affermato il presidente della Federazione degli Ordini dei Medici.

La norma che va valutata con molta attenzione, poiché in caso di controversie e controindicazioni, la responsabilità dovrebbe essere individuata: non a caso si parla nel provvedimento di assunzione di
responsabilità.

Così infatti riporta la determina della Regione Lazio ad i punti 4, 4 a e 4 b, oltre che il punto 5:

allo scopo di perseguire in modo efficace l’obiettivo di generale copertura vaccinale e di assicurare che il SSR possa fronteggiare l’aumento di domanda anche per le persone di età compresa tra 18-59 anni (residuali rispetto a quelle bersaglio e servite da MMG/PLS) che una quota di 100.000 dosi vaccini, o ulteriore, sia resa disponibile alle Farmacie per:
a) garantire l’acquisto con oneri a carico del cittadino, secondo un prezzo uniforme di partecipazione che verrà all’uopo individuato, e previo rimborso alla Regione del costo sostenuto;
b) consentire loro, in presenza dei requisiti e secondo modalità definite dalla Direzione Salute, oltre che la vendita, anche l’organizzazione di un servizio di somministrazione/inoculazione del vaccino con conseguente assunzione di responsabilità; in tal caso il prezzo verrà definito tenuto conto della maggiorazione generalmente corrisposta ai MMG/PLS;

sentite le associazioni di categoria maggiormente rappresentative delle farmacie, sono definiti con atto della Direzione salute e integrazione socio-sanitaria in raccordo con l’Unità di crisi regionale le modalità di
distribuzione tra le farmacie delle dosi vaccino, il prezzo uniforme di partecipazione per l’acquisto del vaccino ed il prezzo per il servizio di somministrazione/inoculazione, con onere a carico del cittadino.

In attesa di conoscere le evoluzioni del provvedimento, si prevedono anche in questo caso dei ricorsi.

Certo, le salatissime multe previste per chi non indossa la mascherina, sembra essere un ottimo sistema per fare cassa e rimpinguare le sempre più povere casse della regione, “vizio” oramai diffuso anche nelle amministrazione comunali. Ma i cittadini avranno ancora soldi per pagare queste multe?


Ettore Lembo

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