mercoledì, Ottobre 16, 2024
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Ascoli, lacrimogeni sulla manifestazione anti-Dpcm. Giorgio Ferretti: “Inaccettabile”

ascoli piceno

ASCOLI PICENO – “Il corteo pacifico è partito alle 18.30 da piazza immacolata. Mosso dall’iniziativa di commercianti, lavoratori di settore, gestori sportivi, partite iva e liberi cittadini. La repressione è arrivata forte e puntuale dalla mano dello stato, a Trieste ed in molte altre città le Fdo si tolgono i caschi e manifestano cantando l’inno insieme ai lavoratori”. Così una nota pubblicata sulla pagina Facebook delle Mascherine Tricolori di Ascoli Piceno.

E’ stato il lancio di lacrimogeni, da parte di agenti della Questura, ad interrompere ieri sera una manifestazione non autorizzata ad Ascoli Piceno, contro le ultime norme anti-Covid emanate dal governo. Nel corso degli ultimi giorni alcuni commercianti avevanomanifestato l’intenzione di organizzare un corteo, ma avevano poi rinunciato anche a seguito di una presa di posizione della Questura che rendeva noto di non aver ricevuto “richieste formali di pubblica manifestazione” come previsto dalle norme di pubblica sicurezza e la necessità (in base allo stesso Dpcm) di esercitare il diritto a manifestare “in forma rigorosamente statica” (quindi senza cortei) e e osservando le regole sanitarie: mascherina e distanziamento sociale.

Tuttavia, intorno alle 18 di ieri alcune persone, tra cui, secondo la Questura, elementi riconducibili a CasaPound, hanno comunque dato il via al corteo che da piazza Immacolata si è diretto verso il centro storico con uno striscione con il Dpcm e urlando “Lavoro, Lavoro”.
 

E’ stato all’altezza del ponte di Porta Maggiore che i manifestanti sono stati infine fermati dalla polizia schierata, anche con il lancio di un paio di lacrimogeni. 

“Sono stato contattato – scrive su Facebook Giorgio Ferretti, leader di Casapound di Ascoli Piceno – da alcuni giornali in merito alla manifestazione dei commercianti e delle partite iva di ieri sera, riassumo quanto detto: é inaccettabile il pericoloso lancio di lacrimogeni su commercianti e partite iva. Lavoratori italiani che stavano pacificamente manifestando il loro dissenso verso i DPCM, come accade tranquillamente in quasi tutte le città d’Italia, bersagliati da quelli che dovrebbero essere i tutori dell’ordine.

Spero in una forte presa di posizione della politica e delle istituzioni, che porti alle dimissioni di chi era lì per gestire l’ordine pubblico.Per quanto riguarda la presenza di elementi di CasaPound (addotta dalla questura), spero che in uno stato di diritto il colore politico non faccia perdere il diritto di partecipare ad una manifestazione apartitica e senza rivendicazioni politiche, dove c’erano unicamente i tricolori a rappresentare una folla di oltre 400 persone. Tanto più che anche io ho una regolare partita iva. Finiamola con la caccia alle streghe”.

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