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Lipsia, dimostrazione di massa contro le norme anti-Covid

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Proteste di Lipsia: polizia attaccata con petardi e fuochi d’artificio

Manifestazioni nella città della Germania orientale hanno avuto luogo pochi giorni dopo che il governo ha annunciato nuove misure anti-covid per tentare di contenere l’onda del contagio. I leader della protesta hanno cercato di prendere le distanze dall’estrema destra.

Migliaia di persone sono scese per le strade di Lipsia per protestare contro le misure prese dal governo di Angela Merkel per arginare la seconda ondata di coronavirus. Lo riportano i media tedeschi.


La manifestazione, alla fine della prima settimana di lockdown “light”, è stata organizzata dal movimento “Querdenker” (‘Pensiero latelare’) che ormai è attivo in oltre cinquanta città in tutta la Germania e che spesso alle proteste viene affiancato da movimenti di estrema destra, estrema sinistra e cospirazionisti.

I manifestanti si sono scontrati con la polizia nella città di Lipsia dopo che gli agenti hanno cercato di interrompere la marcia contro le restrizioni.

“Ci sono stati numerosi attacchi contro le forze dell’ordine”, ha twittato la polizia subito dopo aver definito il raduno illegale. I media tedeschi hanno trasmesso le immagini degli scontri.

Il sindacato DJU ha dichiarato che si sono verificati almeno 32 attacchi contro i giornalisti, principalmente da parte di membri del movimento Querdenken (Lateral Thinking).


Alla protesta hanno preso parte circa 20.000 persone, molte più di quelle che le autorità si aspettavano. Un portavoce della polizia ha affermato che il 90% dei partecipanti non indossava le mascherine e non rispettava le regole di distanziamento sociale. Così, la protesta è stata interrotta.

Sabato la Germania ha riportato un record giornaliero di 23.000 nuovi casi di virus e un numero totale di 11.226 morti.

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