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Calabria, disastro nomine. E ora arriva Emergency

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CALABRIA – Non c’è due senza tre. In Calabria si è rivelata fallimentare anche la terza nomina del Commissario ad acta per la Sanità. Dopo Cotticelli, Zuccatelli e infine anche Gaudio, il posto risulta quindi ancora vacante. Nel frattempo è accordo tra Emergency e Protezione Civile per far fronte all’emergenza Coronavirus. Ma la cosa non va giù al governatore della Calabria, Nino Spirlì, che commenta: “Non siamo l’Afghanistan, per la nomina a Strada dovranno passare sul mio cadavere”. Insomma, non c’è pace per la Sanità calabrese. E di tutto questo si è assunto la responsabilità il premier Conte, che ha dichiarato il mea culpa per la fallita nomina di Gaudio e anche per le due precedenti.

“Oggi pomeriggio abbiamo definito un accordo di collaborazione tra Emergency e Protezione civile per contribuire concretamente a rispondere all’emergenza sanitaria in Calabria.Inizieremo domani mattina a lavorare a un progetto da far partire al più presto.Ringrazio il Governo per la stima che ha dimostrato per il lavoro di Emergency e le tante persone che ci hanno dato fiducia, offrendo da subito il loro sostegno”.

Così, in un post pubblicato sui social nella tarda serata di ieri, Gino Strada, medico, attivista e filantropo, fondatore, assieme alla moglie Teresa Sarti, dell’ONG italiana Emergency.

Il Dipartimento della Protezione Civile ha infatti attivato l’associazione di volontariato Emergency  per supportare la gestione dell’emergenza Covid-19 nella regione Calabria.

“Considerando l’evoluzione della situazione epidemiologica in atto – si legge in una nota ufficiale del Dipartimento – si è ritenuto che l’Associazione Emergency possa contribuire a rispondere ad urgenti esigenze di assistenza socio-sanitaria alla popolazione, come la gestione degli ospedali da campo o il supporto all’interno dei Covid Hotel, nonché nei punti di triage delle strutture ospedaliere”.

Eugenio Gaudio, ex rettore de La Sapienza, fa sapere di aver rinunciato all’incarico per motivi personali. “Mia moglie – ha spiegato – non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro. Un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare”.

Inizialmente si era pensato ad una sorta di tandem tra Gaudio e Strada, ipotesi poi smentita dallo stesso fondatore di Emergency.

“Apprendo dai media – aveva scritto su Facebook nella giornata di lunedì – che ci sarebbe un tandem Gaudio – Strada a guidare la sanità in Calabria. Questo tandem semplicemente non esiste. Ribadisco di aver dato al Presidente del Consiglio la mia disponibilità a dare una mano in Calabria, ma dobbiamo ancora definire per che cosa e in quali termini. Sono abituato a comunicare quando faccio le cose – a volte anche dopo averle fatte – quindi mi trovo a disagio in una situazione in cui si parla di qualcosa ancora da definire. Ringrazio il Governo per la fiducia e rinnovo la disponibilità a discutere di un possibile coinvolgimento mio e di Emergency su progetti concreti per l’emergenza sanitaria che siano di aiuto ai cittadini calabresi”.

In più di una occasione, soprattutto nel corso delle ultime ore, si è parlato anche della possibilità della nomina di Gino Strada a Commissario ad acta per la Sanità calabrese.

“Leggo da un’agenzia di stampa – scrive ancora il fondatore di Emergency su Facebook – che non sarei disponibile a fare il commissario in Calabria.Ribadisco – perché evidentemente serve farlo ancora – che non ho ricevuto nessuna proposta formale e che comunicherò personalmente le mie decisioni attraverso i canali ufficiali se ci sarà qualcosa di reale e concreto da comunicare. Mi sembra che la situazione sia già abbastanza difficile per i cittadini calabresi senza che diventi anche grottesca”.

Sulla vicenda interviene il presidente della Regione, Nino Spirlì. “Qui non c’è da fare nomine, c’è da gestire la sanità. Basta ispettori governativi – dice a La Zanzara su Radio24 – ne abbiamo le scatole piene. Non arriva la nomina di Strada perché dovranno passare sul mio corpo per fare le nomine, non abbiamo più bisogno di commissari”. “Se arriva Strada – aggiunge – ne prendiamo atto, dopo il tris facciamo poker. La Calabria non è l’Afghanistan, è una regione dell’Italia e come tutte le altre regioni ha il diritto di governarsi come si governano tutte le altre. Non abbiamo bisogno di missionari di nessun tipo”.

Attacca la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: “Conte e Speranza trasformano in farsa la nomina del Commissario della Sanità in Calabria. A pagarne il prezzo sono i cittadini calabresi che non meritano un governo di presuntuosi incompetenti”.

“Via Cotticelli, via Zuccatelli, ora via Gaudio – dichiara invece il leader della Lega, Matteo Salvini -. Attendiamo se ne vada Speranza”. E fa la sua proposta a Conte: “Nomini come commissario Pellegrino Mancini, responsabile regionale per i trapianti e con un master in economia sanitaria. Non andiamo a cercare nell’altra parte del mondo quello che abbiamo in casa”.

Affonda il coltello nella piaga anche il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede: “Sulla nomina del commissario per la Sanità calabrese, i ministri del MoVimento 5 Stelle hanno fin qui accolto, con spirito di collaborazione e coesione, le indicazioni dei competenti dicasteri.

Adesso però il tempo è scaduto: in un momento delicato come quello attuale, la Calabria deve poter contare quanto prima sulle migliori energie e professionalità in circolazione. Occorre dunque procedere senza ulteriori passi falsi, iniziando innanzitutto dal definire i compiti di chi, come Gino Strada, ha manifestato la propria disponibilità a dare una mano con passione e competenza”.

Lucia Mosca

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