ANSA – ‘Noi no’: Claudio Baglioni apre la seconda serata del Festival di Sanremo cantando uno dei suoi successi, accompagnato dai ballerini che – con una coreografia che ricorda quella del tour Al centro – marciano sul palco tirando fuori dalle felpe scure una rosa bianca. Standing ovation dell’Ariston: tutti in piedi per filmare la scena e poi applaudire Baglioni, più rilassato.
GLI ARTISTI IN GARA LA SECONDA SERATA – FOTO
Elegante nell’abito lungo nero, con scollatura profonda sulla schiena, Virginia Raffaele mostra sul palco dell’Ariston i due cuoricini ricamati e trafitti dalla freccia dell’amore, “sono per i miei due Claudi”, dice, Baglioni e Bisio. Bisio ironizza sulla giacca di Baglioni dai revers luccicanti (“Non te ne innamorare – dice il direttore artistico – la sto ancora pagando”), poi rivela che il festival, la prima serata, è stato trending topic perfino in Norvegia (“Cos’è ‘na malattia? ‘Na ginnastica nuova?”, chiede Baglioni) e legge il regolamento che la Raffaele, che finalmente ‘scioglie’ le sue capacità di improvvisazione, traduce in varie lingue, cinese, spagnolo e romanesco.
Lo sketch sulla ‘punteggiatura fonetica‘ dimostra che Claudio Baglioni e Claudio Bisio sono entrati nello spirito giusto del festival. Lo spunto è la somiglianza tra le canzoni e la poesia “che non ha i brutti segnetti della punteggiatura”, spiega Baglioni. “Ma per noi gente normale – replica Bisio – è fondamentale. Ho provato ad applicarla alle tue canzoni”. Tocca così a Signora Lia, che Baglioni canta accompagnandola con i vistosi gesti suggeriti da Bisio per ‘sonorizzare’ la punteggiatura, poi ecco Bisio intonare Porta Portese. Il finale è un duetto sulle note di Tu come stai, con lo ‘spot’ di Bisio per il nuovo cofanetto di Baglioni: “E’ appena uscito, ma non compratelo, perché fra poco uscirà la versione con la punteggiatura”.
Claudio Baglioni chiama l’applauso sul palco dell’Ariston per l’orchestra e Virginia Raffaele ne approfitta per una gag: “Si vedono solo le teste, come i Muppet”. Poi individua alcune somiglianze nei musicisti: “Abbiamo Enrica Bonaccorti, il protagonista di Cast Away, Rossano Rubicondi”. “Aspetta – prova a fermarla Baglioni – qui ci sono due musicisti che suonano nel tour con me”. E Virginia: “Allora è conflitto di interessi”. C’è anche “Luca, il chitarrista più inquadrato di Sanremo”. E Baglioni: “Torni a bordo… palco”. L’ultima battuta della Raffaelle è per il coro: “Grazia, graziella e grazie al… coro”.
Le critiche per la giacca lurex della prima serata (“Giuro che non è stato maltrattato nessun divano”) sono lo spunto per Claudio Bisio per una critica – seppur ironica – ai social. “Mi hanno detto che devo rispondere alle critiche perché elite e popolo devono dialogare. Elite? Ma non sono laureato e non so distinguere le forchette da pesce e dico le parolacce”. Poi legge un paio di tweet, “a me interista non l’ha mai detto nessuno”, e un altro sgrammaticato: “Teresa, ti voglio già un po’ bene – dice Bisio rivolgendosi all’autrice – ma rileggi sempre prima di mandare in rete”.
All’Ariston arrivano la grazia e la classe di Fiorella Mannoia. Elegante nel suo completo giacca e pantaloni nero damascato, la rossa cantante ha prima intonato Il peso del coraggio, il nuovo singolo che anticipa l’uscita in primavera dell’album “Personale”, e poi in duetto con Claudio Baglioni, che l’accompagna con la chitarra, il suo cavallo di battaglia Quello che le donne non dicono. Emozione in platea che prima le tributa un lungo applauso e poi, alla fine dell’esibizione, una meritata standing ovation.
‘Il mio tipo ideale’: Virginia Raffaele canta e balla con Claudio Baglioni in un omaggio a Lelio Luttazzi. Poi entra Pippo Baudo. Ariston tutto in piedi per Pippo Baudo che fa la sua comparsa lampo al festival di Sanremo. “Quando mi chiedono perché hai questa voglia di apparire? Io rispondo:come si fa a rinunciare a questo affetto? a questo abbraccio? Non si può”, dice il Pippo nazionale che scherzando aggiunge: “a Sanremo io ho un certificato di residenza senza scadenza. E quando inizia il festival, sono come E.T.: festival-casa”, citando il celebre film. Sulle note di “Il mio tipo ideale”, Baudo esce sotto braccio con Virginia Raffaele.
Claudio Bisio ritrova Michelle Hunziker, 16 anni dopo Zelig, e sul palco dell’Ariston è show: dopo la gag al telefono – in cui l’attore finge che la showgirl è a letto ammalata – lei scende raggiante la scala, bustier nero laminato e gonna ampia e maestosa – per scatenarsi con Bisio in un numero di musica e canto, sul filo della satira politica. Il medley, che spazia da Grease al tango, ha come tema la creazione “di una forza partitica che rinnovi la politica grazie all’amore”, “una lega dell’amore finanziata coi baci e con i sentimenti”, che “come simbolo ha il cuore della mamma” e “lo statuto di una sola riga: gioia, fratellanza, cuore, amore, mamma t’amo e nulla più”.
Marco Mengoni emoziona e si emoziona sul palco dell’Ariston, dove torna ospite ancora una volta per il duetto con il cantautore scozzese Tom Walker in Hola, la hit radiofonica. “Sanremo ha la lacrima facile – dice, ringraziando per la standing ovation e visibilmente colpito -. Tornare al festival è sempre abbastanza emozionante: le gambe tremano e il palco… è sempre un po’ troppo”. Mengoni, dopo aver accennato L’essenziale, il brano che gli valse la vittoria nel 2013, con Baglioni al pianoforte, ha cantato con il padrone di casa Emozioni di Lucio Battisti.
Ironia sul vicepremier anche nell’incursione di Pio e Amedeo, i due ‘emgratis’ foggiani: “Lui non è pericoloso: all’inizio dice peste e corna, ma poi tra due o tre anni ti ama: con noi meridionali ha fatto la stessa cosa”.
L’emozione era alta all’Ariston, sul palco Riccardo Cocciante, pianoforte nero, e Claudio Baglioni, pianoforte bianco, sulle note di Margherita. Occhio di bue sui due artisti, ma sul più bello scena muta di Cocciante che non attacca quando tocca a lui. Si rifà sul finale, cantando a cappella, accompagnato da tutto il teatro, Bisio e Raffaele compresi.
Ironia su Matteo Salvini nello sketch di Pio e Amedeo, gli ‘emigratis’ foggiani, ospiti del Festival di Sanremo. I due provano poi a convincere Claudio Baglioni che il vicepremier, al quale alludono senza nominarlo, “non è pericoloso, all’inizio dice peste e corna, ma poi dopo due o tre anni ti ama: con noi meridionali ha fatto la stessa cosa”. E per lanciare il Baglioni tris all’Ariston, portano il direttore artistico al centro del palco e gli fanno pronunciare la formula del suo festival, “Prima gli italiani”. C’è spazio anche per l’accenno satirico sul Pd (“per tenerceli buoni abbiamo inviato un cestino a tutti gli elettori, erano meno dei candidati”) e su Berlusconi (“Ci proverà con le europee, anche perché quando ci ha provato con le nordafricane è successo un casino”).
Le figlie di Pino Daniele, Cristina e Sara, hanno ritirato sul palco dell’Ariston il Premio Città di Sanremo alla carriera dedicato al padre. “In quarant’anni di incisioni discografiche e di esibizioni dal vivo – si legge nella motivazione – Pino Daniele ha saputo imporsi come figura di spicco e completa nel panorama della canzone d’autore italiana, mantenendo un legame fortissimo con la tradizione napoletana e guardando sempre con coraggio artistico e curiosità alle musiche del mondo”. Baglioni ha salutato anche gli altri figli del cantautore napoletano, scomparso quattro anni fa: il primogenito, Alex, e Sofia e Francesco, figli di Fabiola Sciabbarrasi. Ha poi citato una sua canzone che lo lega a Pino Daniele, ‘Io dal mare’ aggiungendo: “Pino si è avvantaggiato, poi lo seguiremo ed andremo a nuotare anche noi nella più belle delle acque nel più bello dei cieli”. Sara Daniele ha ringraziato Baglioni e il comune di Sanremo: “Papà sarebbe veramente onorato di questo premio. E’ un grande onore anche per noi figli”. Le ha fatto eco Cristina: “Grazie anche al pubblico, ai fan che ci sostengono e vivono attraverso il suo immenso patrimonio artistico”.
A Sanremo per la seconda serata anche Michele Riondino e Laura Chiatti: canterini anche loro. Anche se in realtà sono al festival per presentare il loro film in uscita Un’avventura. (foto ANSA e ADNKRONOS)