giovedì, Giugno 6, 2024
Home > Italia > Covid 19, Cultraro: “Lattoferrina e colostro bovino ottimo rimedio”

Covid 19, Cultraro: “Lattoferrina e colostro bovino ottimo rimedio”

cultraro

Covid 19, il ricercatore Riccardo Cultraro: ‘Vi spiego perché la lattoferrina e il colostro bovino sono un ottimo rimedio”


Milano – È Riccardo Cultraro, imprenditore nel campo delle materie prime e ricercatore scientifico con grande esperienza di laboratorio maturata in Spagna ed in Cina, insieme ad altri suoi colleghi di Hangzhou (Cina) e della provincia di Bergamo – località come noto particolarmente colpite dalla Pandemia – ad aver individuato, già dal mese di febbraio del 2020, le sostanze utili per cercare di prevenire e contrastare il Coronavirus.

“Le materie prime contengono specifici elementi ‘attivi’ che hanno grande  efficacia, scientificamente dimostrata, nel sostenere il corretto funzionamento dell’organismo, prevenire molte problematiche, contrastare gli agenti patogeni ed essere di supporto  alle terapie tradizionali” spiega Riccardo Cultraro, esperto mondiale di materie prime,che,  da anni, studia e analizza 7.000 diverse sostanze, principalmente di origine naturale. Egli sostiene , altresì: “Gli integratori alimentari possono essere assunti a qualunque età ed offrono una soluzione ,con modeste, se non assenti, controindicazioni”.

Riccardo Cultraro opera nella ricerca scientifica con laboratori accreditati in Italia e all’estero per scoprire e ricercare sempre nuove sinergie con le  diverse miscelazioni per comporre gli integratori alimentari,che si trovano comunemente nelle farmacie o parafarmacie. 

Cultraro ha scoperto che, con la Lattoferrina ed il Colostro bovino, è possibile combattere il Coronavirus. Invenzione? Assolutamente no. Nel mese di luglio, le ricercatrici Piera Valenti ed Elena Campione del Politecnico Tor Vergata e dell’Università La Sapienza, con i loro staff, hanno potuto constatare che, con l’uso della Lattoferrina, è stato possibile aiutare anche gli ammalati di Covid-19.  

Lo studio del Politecnico Tor Vergata e dell’Università La Sapienza corrobora la scoperta che era però già stata fatta da Cultraro il quale sostiene tuttavia che solo la Lattoferrina non basti e che la si debba abbinare al Colostro bovino e ad altri principi attivi in rapporti specifici. Alla Lattoferrina e al Colostro – da tempo al centro di studi effettuati  – parrebbe risultare estremamente utile l’associazione con la NAC (N-acetilcisteina), le Vitamine C , D3  e lo Zinco.

“Al centro del progetto ci sono il Colostro e la Lattoferrina. Il Colostro – nel nostro caso, bovino e liofilizzato – è la prima secrezione della ghiandola mammaria della puerpera dopo il parto e, dunque, il primo nutrimento del neonato” – ci spiega Cultraro, il quale aggiunge: “È un supernutriente prodotto solo nei primi giorni dopo il parto, ricco di globuli bianchi (linfociti) e di immunoglobuline, soprattutto di tipo A. La Lattoferrina è una proteina dal peso molecolare di 80 KDH, nota per avere un’azione antivirale, dovuta alla sua capacità di legarsi ai glicosamminoglicani della membrana plasmatica, prevenendo così l’ingresso del virus e bloccando l’infezione sul nascere (tale meccanismo è apparso efficace contro l’Herpes Simplex, i Citomegalovirus e l’HIV).

Esistono numerose sostanze il cui effetto sul sistema immunitario è da tempo noto e accreditato” spiega Cultraro, che aggiunge: “Stiamo studiando l’associazione di Colostro e Lattoferrina alla NAC (N-acetilcisteina), unitamente alle Vitamine C, D3 e allo Zinco. I risultati di recenti esperimenti hanno confermato che la NAC , oltre ad avere le  note funzioni mucolitiche, antiossidanti ed epatoprotettive , risulta  essere efficace nella distruzione dei biofilm di agenti patogeni e nell’impedire la formazione di biofilm da parte degli stessi. Altri studi, condotti su soggetti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva, avrebbero dimostrato come l’aggiunta di N-acetilcisteina alla terapia convenzionale ridurrebbe  del 41% l’esacerbazione della sintomatologia, assimilabile in qualche misura a quella del COVID, quantomeno per la manifestazione di dispnea.

Risulta evidente che non potevano mancare le Vitamine C (impiegata in maniera massiccia in Cina per curare i contagiati da COVID), la Vitamina D3 ad alto dosaggio e lo Zinco, per la loro riconosciuta azione di sostegno al sistema immunitario”.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright La-Notizia.net