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La pandemia nelle Marche: storia di un anno di Covid-19

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La pandemia nelle Marche: storia di un anno di Covid-19

Ancona – Il 25 febbraio di un anno fa veniva diagnosticato il primo positivo al Covid-19 nelle Marche. In quello stesso giorno in Italia i positivi sono 311 con un incremento rispetto al giorno precedente di 90 unità. Sono già 10 i deceduti riconducibili all’epidemia in tutta Italia.

Il presidente della regione Marche Luca Ceriscioli, decreta la chiusura delle scuole. Il 24 febbraio una telefonata del presidente del Consiglio Giuseppe Conte stoppa il provvedimento. L’ordinanza era stata emessa precauzionalmente per il timore che il contagio presente nella provincia di Rimini, precisamente a Cattolica, potesse travalicare il confine e contagiare qualche residente della provincia di Pesaro/Urbino.

La cosa si avvera puntualmente. Il primo positivo è di Vallefoglia (lavorava a Codogno), il secondo è di Piandimeleto ed era stato in compagnia del ristoratore di Cattolica positivo. Fino a quel momento i tamponi effettuati sono una ventina. L’8 marzo un DPCM estende la zona rossa in vigore in alcune zone della Lombardia e del Veneto a 14 province, fra le quali Pesaro/Urbino. Quel giorno in tutta la regione i positivi sono 265. Intanto il 2 marzo arriva la prima vittima: è un anziano di 88 anni con patologie pregresse, deceduto all’ospedale Santa Croce di Fano. Era stato ricoverato il 24 febbraio con febbre alta e difficoltà respiratorie ed era risultato positivo al tampone. Poi il contagio si estende anche nelle altre province marchigiane, sebbene quella di Pesaro/Urbino rimanga quella più duramente colpita.

Il 29 febbraio si registra il primo contagiato in provincia di Ancona. Il 3 marzo il primo in provincia di Macerata e il 4 marzo in provincia di Fermo. L’11 marzo cade anche l’ultima roccaforte, la provincia di Ascoli Piceno con un contagiato, di ritorno da una settimana bianca. Quel giorno i contagiati in regione sono 461, in Italia 10.590.

Passano i giorni e il contagio dilaga. Il 31 marzo i positivi sono 3.352 e i deceduti 452, con una percentuale di mortalità abbastanza elevata. Da notare che quel giorno si contano anche 21 guariti. Il 14 maggio i positivi registrati in 24 ore sono, dopo diversi giorni, meno di 3.000 con un calo che diventa costante col passare delle settimane. Si registrano meno di mille positivi in un giorno: è il 9 giugno; sono anche guariti dal Covid-19 ben 4.763 pazienti, mentre i morti sono fino a quel giorno 992.

Il 27 luglio il numero giornaliero cala a 112 con 10 positivi in meno rispetto al giorno precedente. In Italia in quel momento i positivi sono 12.581. Il 18 aprile si era raggiunto il picco massimo quotidiano con 107.771.

Le raccomandazioni sanitarie ripetute continuamente in tutte le sedi e il lockdown sembravano aver dato i risultati sperati. Il 18 giugno l’intero Piceno è definito covid-free visto che da 28 giorni non si registrano più contagi. Purtroppo è un’illusione che presto si dissolverà. L’estate con le vacanze all’estero, le riaperture dei luoghi di aggregazione, gli assembramenti un po’ dappertutto ridavano vita alla trasmissione del virus.

Arriva la seconda ondata

Da fine agosto la “famosa curva” si impenna di nuovo, anzi, con maggior vigore. I positivi il 1° ottobre sono oltre 813. Il 1° novembre 6.763 e il 1° dicembre 18.204. Poi il lockdown di Natale che non impedisce l’11 gennaio, di registrare oltre 11.000 positivi. Il 23 dicembre viene trovato un caso di variante inglese che interessa una famiglia intera. A febbraio si registreranno casi di varanti sudafricana e brasiliana.

Arriviamo a un anno dai primi casi di Covid scoperti a Vo Euganeo e Codogno ricordati ampiamente dai mezzi di informazione in questi giorni.

Il 21 febbraio i casi totale di coronavirus in regione (compresi positivi, guariti e deceduti) sono 63.739, il 2,2% dei casi totali in Italia. Attualmente i positivi sono 8.912, il 2,29% del totale. I deceduti sono stati 2.184 con una mortalità del 3,4% sul totale dei contagiati dall’inizio della pandemia; la stessa percentuale dell’intera nazione. I positivi nelle Marche sono uno su 170; in Italia uno 153. La provincia più colpita in questo frangente è Ancona, mentre le altre province specialmente Fermo e Ascoli Piceno, pur con diversi contagi, sembrano risentirne di meno. Le città con più residenti contagiati sono Ancona (694), Osimo (368), Jesi (365), Pesaro (337) e Castelfidardo (292). Ci sono anche 18 comuni che attualmente non registrano contagi. In provincia di Pesaro/Urbino sono 2, ad Ancona 1, a Macerata 3, a Fermo 6 e ad Ascoli Piceno 5.

I vaccini somministrati fino ad oggi nella regione sono 77.371 su 107.00 dosi consegnate e su un totale di 3.497.825 effettuati in Italia.

Roberto Guidotti

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