venerdì, Aprile 26, 2024
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Mottarone, escono dal carcere i tre fermati: Tadini ai domiciliari

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Mottarone, escono dal carcere i tre fermati: Tadini ai domiciliari

Va ai domiciliari Gabriele Tadini, il caposervizio della funivia del Mottarone e tornano liberi Luigi Nerini, il gestore dell’impianto, e Enrico Perocchio, direttore di esercizio. Lo ha deciso il gip di Verbania Donatella Banci Buonamici. I tre erano stati fermati nella notte tra martedì e mercoledì per l’incidente che domenica scorsa ha causato 14 morti, e questa sera escono tutti dal carcere.

Il procuratore Olimpia Bossi e il pm Laura Carrara (presenti agli interrogatori) avevano chiesto per tutti la convalida del fermo e di custodia in carcere. Per la Procura c’erano tutte le esigenze cautelari: pericolo di fuga, di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio.

“Non salirei mai su una funivia con ganasce, quella di usare i forchettoni è stata una scelta scellerata di Tadini”. Lo ha detto al gip del tribunale di Verbania il direttore di esercizio della funivia del Mottarone, Enrico Perocchio, secondo quanto riferito dal suo legale, avvocato Andrea Da Prato.

“Sono contento di tornare dalla mia famiglia, ma sono disperato per le quattordici vittime”, ha detto Perocchio lasciando il carcere di Verbania. “L’errore è stato mettere i forchettoni per ovviare ad un problema che si sarebbe risolto – ha aggiunto -. Se avessi saputo che erano stati messi non avrei avvallato la scelta, in carcere stavo male per le persone mancate e per la mia famiglia”.

Fuori dal carcere, intanto, una persona manifesta con un cartello con su scritto “se colpevoli, ergastolo”.

Giornata di lutto in tutto il Piemonte per le vittime della funivia del Mottarone. Il decreto firmato nelle scorse ore dal presidente della Regione, Alberto Cirio, invita la popolazione ad osservare un minuto di silenzio alle ore 12 e gli enti pubblici piemontesi a unirsi nella manifestazione del cordoglio a una settimana dall’incidente. “Nulla può lenire il dolore, ma sentiamo il bisogno di ricordare in un modo solenne coloro che hanno perso la vita in questa follia. Il Piemonte non smetterà mai di stringersi alle loro famiglie e al piccolo Eitan”, afferma il governatore Cirio. (ANSA)