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Anticipazioni per il Grande Teatro in TV di Felisatti del 3 giugno alle 15.45 su Rai 5: “Le radiose giornate”

le radiose giornate

Anticipazioni per il Grande Teatro in TV di Felisatti del 3 giugno alle 15.45 su Rai 5: “Le radiose giornate”

Lucia Mosca on Twitter: "(Anticipazioni per il Grande Teatro in TV di  Molière del 22 febbraio alle 15.45 su Rai 5: “Il misantropo”) Segui su: La  Notizia - https://t.co/OcN4KZlJWI… https://t.co/bUS2bZ9xXI"

Per il Grande Teatro in TV in onda oggi giovedì 3 giugno alle 15.45 su Rai 5 l’opera di sfondo storico Le radiose giornate: 1914-1918”” scritta nel 1985 da Massimo Felisatti diretta da Marco Leto con Luigi Montini.

Massimo Felisatti (Ferrara12 maggio 1932 – Roma7 settembre 2016[1]) è stato un registasceneggiatore e scrittore italiano.

Da giovanissimo strinse un’intensa amicizia con Fabio PittorruRenzo RagazziGuido FinkMassimo Sani e il più anziano Florestano Vancini, che nella Ferrara degli anni ’50 contribuirono ad animare la vita culturale della città dove nasce il Filò, presso la osteria Croce Verde, animato da Ervardo Fioravanti. Felisatti iniziò a svolgere attività politica e lavora come giornalista per alcune testate locali di sinistra (dirigendo anche la rivista culturale Ferrara).

Laureatosi in lettere moderne e appassionato di cinema, nel 1966 raggiunse Vancini a Roma dove si dedicò alle traduzioni (Opere latine di DanteStoria dei Longobardi di Paolo Diacono) e alla saggistica (Un delitto della polizia?). A Roma ritrovò anche Pittorru e con lui firmò numerose sceneggiature oltre a scrivere alcuni pregevoli gialli di successo (Violenza a RomaLa madama) che testimoniano il loro impegno sociale[2] e da cui verranno tratti film che i due amici collaboreranno a sceneggiare. Per questo genere di attività, tra Felisatti e Pittorru si stabilì un proficuo sodalizio professionale che aprì alla coppia anche le porte del piccolo schermo con la fortunata serie televisiva Qui squadra mobile, uno dei primi polizieschi di ambientazione italiana, trasmesso in due serie nel 1973 e nel 1976, a cui faranno seguito altri thriller come Albert e l’uomo nero o Vuoto di memoria.

Come regista cinematografico, Felisatti affiancò Sergio Grieco nella direzione del film I violenti di Roma bene con Antonio Sabàto, firmandosi curiosamente “Ferrara”, e continuò per tutti gli anni ’70 e ’80 la sua attività sia di sceneggiatore per fiction televisive di successo (come le riduzioni dei romanzi Le terre del sacramento di Francesco JovineIl garofano rosso di Elio Vittorini o L’Andreana di Marino Moretti) sia di scrittore di saggi e romanzi (AgaveRosso su nero del 1996 per Il Giallo MondadoriPartirono i bastimenti scritto con Marco Leto). Collaborò anche a inchieste televisive di valore (Un delitto di regime: il caso Don MinzoniGli strumenti del potereLe passioni di un decennioLe radiose giornateHemingway a Venezia) e dal 1982 al 1988 fu anche consigliere del Centro Sperimentale di Cinematografia.

Pur rimanendo legatissimo a Ferrara, visse e lavorò stabilmente a Roma.