domenica, Maggio 26, 2024
Home > Anticipazioni TV > Anticipazioni per “1968. Niente come prima” del 13 luglio alle 11 su Rai Storia: il primo Europeo dell’Italia

Anticipazioni per “1968. Niente come prima” del 13 luglio alle 11 su Rai Storia: il primo Europeo dell’Italia

rai storia

Anticipazioni per “1968. Niente come prima” del 13 luglio alle 11 su Rai Storia: il primo Europeo dell’Italia

(none)

L’omaggio di Rai Storia (canale 54) ai Campioni d’Europa

Il 10 giugno 1968, battendo la Jugoslavia allo stadio Olimpico di Roma, l’Italia conquistava il suo primo Campionato Europeo di calcio. Un evento che Rai Cultura ricorda per festeggiare la vittoria della nostra Nazionale a Euro 2020, riproponendo la puntata dedicata al mese di giugno di “1968. Niente come prima”, in onda martedì 13 luglio alle 10.45 su Rai Storia.
Raccontando un mese segnato dalla morte di Robert Kennedy e dalla contestazione giovanile che si estende alle manifestazioni d’arte, il programma ripercorre anche le tappe della partecipazione italiana agli Europei: dall’intervista all’allenatore Ferruccio Valcareggi nel ritiro azzurro prima dell’avvio del campionato ai festeggiamenti per le strade di Roma dopo la vittoria finale, con le due reti segnate alla Jugoslavia da Riva e Anastasi.

Rai Storia, noto in precedenza come Rai Edu 2, è un canale televisivo gratuito tematico italiano edito dalla Rai e curato da Rai Cultura. Inizialmente dedicato alla divulgazione scientifica e culturale, dal 2 febbraio 2009 si occupa principalmente di storia.

Rai Storia nasce il 2 febbraio 2009 come rete televisiva autonoma in sostituzione della rubrica Rai Edu 2 che andava in onda per l’appunto su Rai Due.

Il 18 maggio 2010 il canale ha subito un restyling grafico che ha interessato anche il logo e quello degli altri canali del servizio pubblico. Sempre dal 2010 sono iniziate alcune, ancora sporadiche, trasmissioni in onda su Rai Storia nel formato panoramico 16:9, che accompagnano i promo sia commerciali che televisivi, partiti già dalla mattina del 1º novembre 2009.

Dal 2011 la direttrice di Rai Storia è Silvia Calandrelli.

Dal marzo 2012 il canale trasmette solo in 16:9, se il materiale è in 4:3 nativo viene visualizzato in pillarbox.

Dal 4 gennaio 2017, il canale ha iniziato a trasmettere in alta definizione sulla piattaforma satellitare Tivùsat.

Il 10 aprile 2017 Rai Storia rinnova logo, grafiche e colori, passando dal giallo chiaro al verde scuro.

Rai Storia è “uno specchio del nostro paese” in cui si riflette il nostro passato, una possente memoria audiovisiva presentata e analizzata con una forte vocazione al confronto con il presente. Grazie ad alcune sue specificità (utilizzo del patrimonio delle teche Rai, attualizzazioni delle stesse, possibilità di sperimentare molteplici linguaggi televisivi applicati alla divulgazione storica, puntualità cronologica e forte attenzione ad anniversari e ricorrenze), punta a raggiungere fasce di pubblico molto ampie ed eterogenee in termini di età, di sesso e di livello di istruzione.

Un esempio di come il canale possa fare grandi ascolti portando contenuti divulgativi di grande interesse è il grande successo d’ascolto nella prima serata del 5 maggio 2021: 260 mila spettatori, con l’1 per cento di share, hanno seguito il professor Alessandro Barbero e «Ei fu. Vita, conquiste e disfatte di Napoleone Bonaparte», il docufilm di Rai Cultura da lui scritto con Davide Savelli per la regia di Graziano Conversano che ha ripercorso – dall’infanzia alla fine dei suoi giorni – la vita del primo grande protagonista dell’era contemporanea, a 200 anni dalla morte.