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Novella Fiore ci parla del suo libro “La Gatta Selvatica”

fiore

L’AQUILA – Ospite a Tagliacozzo del convegno sui borghi più belli d’Abruzzo, organizzato dall’Associazione Nazionale Sociologi (ANS), ho intervistato Novella Fiore, operatrice anti violenza e Ctu del Tribunale di Avezzano, segretaria del Dipartimento Abruzzo dell’ANS che, approfittando del lockdown Covid19, ha scritto il libro “La Gatta Selvatica” (Casa Editrice “Età beta ps”).

Il libro è stato presentato il 13 agosto 2020 in occasione del 36esimo Festival Internazionale di Mezza Estate nel cortile del Palazzo Ducale di Tagliacozzo.

A tal proposito, noi abbiamo posto alcune domande sul suo libro a Novella Fiore:

  1. Ci parli brevemente del suo libro “La Gatta Selvatica…” Il genere del libro è un giallo drammatico. Tra il 1956 e il 2005 in Provincia de L’Aquila vive la famiglia Antonelli formata da madre, padre e cinque figli. L’ingente eredità lasciata dallo zio Giuseppe ne cambia completamente lo stile di vita. La famiglia molto invidiata da tutto il paese vive momenti di grande felicità ma anche di immenso dolore. La giovane moglie del figlio maggiore, considerata da tutti chiusa e superba, custodisce un amaro segreto. Un efferato delitto sconvolgerà l’equilibrio interiore, ritrovato a fatica dal secondo genito. Il terzo figlio sarà costretto a rinunciare alla sua importante scelta di vita per cause indipendenti dalla sua volontà, cambiando completamente la sua esistenza. I fratelli, sempre uniti nelle gioie e nei dolori, cercheranno di intervenire per aiutare la figlia del fratello maggiore. La giovane donna, fin da ragazzina fragile e tormentata, diventerà la vittima di un criminale interessata soltanto ai suoi soldi e sarà risucchiata nella spirale della violenza”.
  2. Brevemente, come è nata l’idea di questa opera? “Quest’opera è nata nel periodo del primo lockdown dalla mia esperienza come criminologa e operatrice antiviolenza. Da tanto tempo volevo scrivere sull’argomento della violenza sulle donne, ma non avevo il tempo di farlo, in quel periodo ho avuto la possibilità di romanzare tante storie di donne che ho trattato per il mio lavoro”.
  3. Quanto ha influenzato il suo lavoro in questa pubblicazione? “Il mio lavoro ha influenzato un po’ l’opera, ma i fatti sono completamente inventati.La narrazione e’ ambientata a Pescina come borgo tipo,ma poteva avere come scenario qualsiasi piccolo paese d’Abruzzo con i suoi personaggi tipici,i suoi pregiudizi”.
  4. Ci parli in breve di lei, del suo lavoro e della sua attività culturale e sociale con l’Ans Abruzzo…. “Sono una sociologa forense,criminologa e operatrice antiviolenza. Lavoro come Ctu e Ctp in casi riguardanti minori,donne maltrattati e penale in genere. Sono segretaria da tre mandati del dipartimento Abruzzo dell’Associazione Nazionale Sociologi.Ho organizzato per l’Associazione 2 convegni su “I borghi più belli d’Abruzzo”,il primo tenutosi a Tagliacozzo il 1 giugno 2018 e il secondo il 31 luglio 2021″. Novella Fiore

Cristiano Vignali

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