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Claudia Zanaga e la memoria degli scalpellini e dei minatori

PESCARA – Abbiamo intervistato anche Claudia Zanaga, scultrice che ha partecipato alle “10 Giornate in Pietra” di Lettomanoppello, la “Carrara d’Abruzzo”, dove ha realizzato una opera dedicata alla memoria di questo territorio, proprio lei che vive e lavora a Carrara.

Ci parli brevemente di lei…
“Sono di origine padovana,  ma vivo a Carrara dove ho fatto l’Accademia delle Belle Arti e dove lavoro in uno studio. Le mie sculture sono incentrate su varie tematiche, soprattutto sull’immigrazione con opere ad esempio a forma di barca con delle parti anatomiche come teste e piedi”.
A Lettomanoppello che opera ha scolpito?
“Ho realizzato qui a Lettomanoppello un’opera legata alla memoria, con due lastre, una dedicata agli scalpellini e una ai minatori, con i loro attrezzi sotto forma di fossili. Gli attrezzi degli scalpellini sono in rilievo, mentre quelli dei minatori sono scavati su una superficie grezza tipo pietra. Le due lastre sono separate da una striscia di paesaggio che rappresenta le cave e le miniere”.
– Ha qualche progetto per il futuro che può rivelarci?
“L’arte è il mio mestiere, partecipo a bandi, mostre, simposi sperando di poter continuare a scolpire a Carrara e all’estero, vivendo di questa attività”. 

Il 29 agosto 2021, giornata conclusiva delle 10 Giornate in Pietra di Lettomanoppello che ha visto la realizzazione da parte degli artisti intervenuti di opere in pietra in bassorilievo che sono state posizionate sulle pareti delle case del centro storico cittadino, trasformando il borgo di Lettomanoppello “Città della Pietra” della Maiella in “Città dei Murales in Pietra”.

Cristiano Vignali