giovedì, Marzo 28, 2024
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Anticipazioni per il Grande Teatro di Georg Kaiser in TV del 25 settembre alle 15.45 su Rai 5: “Il cancelliere Krehler”

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Anticipazioni per il Grande Teatro di Georg Kaiser in TV del 25 settembre alle 15.45 su Rai 5: “Il cancelliere Krehler”

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Per il Grande Teatro di Georg Kaiser in TV in onda oggi venerdì 25 settembre alle 15.45 il dramma “Il cancelliere Krehler” scritto dall’autore nel 1922 e proposto nella versione realizzata dalla Rai nel marzo 1972 con la regia di Luigi De Gianni e l’interpretazione di Gianrico Tedeschi, Milena Vukotic ed Elisa Albani.

Georg Kaiser, nato Friedrich Carl Georg Kaiser (Magdeburgo25 novembre 1878 – Ascona4 giugno 1945), è stato un drammaturgo e attore tedesco.

Prolifico autore di teatro, fu una delle figure di spicco più contraddittorie della drammaturgia espressionista, autore di settantaquattro drammi. Le sue opere vennero bandite dal regime nazista e Kaiser, all’avvento di Hitler, lasciò la Germania per stabilirsi in Svizzera.[1]

Era sposato con Margarethe Habenicht, da cui ebbe tre figli[1].

Figlio di un commerciante, Kaiser interruppe gli studi per dedicarsi al mestiere paterno, professione che lo portò a stabilirsi in Argentina per tre anni, fino al 1901, quando ritornò in patria. Dal 1903 frequenta ambienti simbolisti e si dedica alla drammaturgia. Il suo I cittadini di Calais, rappresentato al Neues Theater di Francoforte nel 1917, gli garantì un’improvvisa celebrità. La fama di Kaiser lo rese oltreconfine l’autore teatrale tedesco più acclamato nel mondo[2]. Nell’arco degli anni venti ebbe occasione di viaggiare in tutta la Germania. Convinto democratico e di sentimenti socialisti, nel 1933, con la presa del potere da parte del nazismo, Kaiser subì la messa al bando dei propri lavori dai teatri e gli fu interdetta la possibilità di pubblicare. Nel 1938 si aggiunse alla schiera degli esuli, prendendo la via dapprima dell’Olanda e poi della Svizzera, dove, dimenticato e povero, visse fino alla morte, avvenuta nel 1945, poche settimane dopo il crollo del regime.

Le sue opere si caratterizzarono per i personaggii schematizzati, per le storie al limite dell’assurdo, per lo stile brillante e peculiare.[3]