sabato, Aprile 20, 2024
Home > Anticipazioni TV > Il film biografico stasera in TV: “Non abbiate paura – La vita di Giovanni Paolo II” venerdì 22 ottobre 2021

Il film biografico stasera in TV: “Non abbiate paura – La vita di Giovanni Paolo II” venerdì 22 ottobre 2021

non abbiate paura

Il film biografico stasera in TV: “Non abbiate paura – La vita di Giovanni Paolo II” venerdì 22 ottobre 2021 alle 20:55 su TV 2000

Non abbiate paura - la vita di Giovanni Paolo II | Mediaset Play

Non abbiate paura – La vita di Giovanni Paolo II (Have no Fear – The Life of John Paul II) conosciuto anche come Non abbiate paura – La vita di Papa Giovanni Paolo II è un film drammatico del 2005 diretto da Jeff Bleckner con Thomas Kretschmann, Joaquim de Almeida e Bruno Ganz.

La pellicola ripropone la vita di Giovanni Paolo II, il papa del terzo millennio. In questo spaccato della sua vita, Karol Wojtyła viene eletto pontefice il 16 ottobre 1978 e comincia il difficile cammino impostogli da Dio compiendo numerosissimi viaggi nel mondo, venendo ferito nell’attentato in Piazza San Pietro il 13 maggio 1981, contribuendo al crollo del comunismo nell’Est Europa e infine morendo per la malattia di Parkinson il 2 aprile 2005.

Papa Giovanni Paolo II (in latino Ioannes Paulus PP. II; in polacco Jan Paweł II; nato Karol Józef Wojtyła[?·info]AFI[ˈkarɔl ˈjuzef vɔjˈtɨwa]Wadowice18 maggio 1920 – Città del Vaticano2 aprile 2005) è stato il 264º papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma, 6° sovrano dello Stato della Città del Vaticano.

Fu eletto papa il 16 ottobre 1978. In seguito alla causa di beatificazione, il 1º maggio 2011 è stato proclamato beato dal suo immediato successore Benedetto XVI e viene festeggiato annualmente nel giorno del suo insediamento, il 22 ottobre. Nella storia della Chiesa, non accadeva da circa un millennio che un papa proclamasse beato il proprio immediato predecessore.[4] Il 27 aprile 2014, insieme a papa Giovanni XXIII,[5] è stato proclamato santo da papa Francesco.

Primo papa non italiano dopo 455 anni, cioè dai tempi di Adriano VI (15221523), è stato inoltre il primo pontefice polacco della storia e il primo proveniente da un Paese di lingua slava. Il suo pontificato è durato 26 anni, 5 mesi e 17 giorni ed è stato il terzo pontificato più lungo in assoluto, dopo quello di Pio IX e quello tradizionalmente attribuito a Pietro apostolo.

Giovanni Paolo II intraprese sin dal principio del suo pontificato una vigorosa azione politica e diplomatica contro il comunismo e l’oppressione politica ed è considerato uno degli artefici del crollo dei sistemi del socialismo reale, già controllati dall’ex Unione Sovietica. Combatté la teologia della liberazione, intervenendo ripetutamente in occasione di avvicinamenti di alcuni esponenti del clero verso soggetti politici dell’area marxista. In più di un’occasione proclamò la superiorità dell’economia di mercato su quelle statalizzate, tuttavia stigmatizzò il capitalismo e il consumismo sfrenati, considerati antitetici alla ricerca della giustizia sociale, causa d’ingiustificata sperequazione fra i popoli e lesivi della dignità dell’uomo. Il suo pontificato, sul lato dottrinale, fu fortemente conservatore; nel campo della morale si oppose fermamente all’aborto e all’eutanasia e confermò l’approccio tradizionale della Chiesa sulla sessualità umana, sul celibato ecclesiastico e sul sacerdozio femminile.

I suoi 104 viaggi in tutto il mondo videro la partecipazione di enormi folle (tra le più grandi mai riunite per eventi a carattere religioso). Con questi viaggi apostolici, Giovanni Paolo II coprì una distanza molto maggiore di quella coperta da tutti gli altri papi messi assieme. Questa grande attività di contatto (anche con le generazioni più giovani, con la creazione delle Giornate mondiali della gioventù) fu da molti interpretata come segno di una seria intenzione di costruire un ponte di relazioni tra nazioni e religioni diverse, nel segno dell’ecumenismo, che era stato uno dei punti fermi del suo papato.

Sul piano dei rapporti con l’Italia, i viaggi sottolinearono l’intenzione di separare l’aspetto politico da quello religioso, come il pontefice stesso tenne a sottolineare, due anni dopo la revisione del Patti Lateranensi, nel 1986, a Forlì, ricordando che il precedente papa a visitare quella città era stato Pio IX, in veste anche di capo di Stato: “Da allora, la situazione politica è profondamente mutata, ed è stata come tale ufficialmente riconosciuta dalla Chiesa“.

Papa Wojtyła beatificò e canonizzò, anche se è difficile provarlo poiché i documenti relativi a molte delle prime canonizzazioni sono incompleti, mancanti o poco accurati, molte più persone di ogni altro pontefice, grazie anche all’abolizione, da parte sua, dell’ufficio di Promotor Fidei (Promotore della Fede, noto anche come avvocato del Diavolo), rendendo così più scorrevole tale processo: le persone da lui beatificate furono 1338 e quelle canonizzate 482,[6] mentre i predecessori nell’arco dei quattro secoli precedenti avevano proclamato soltanto 300 santi.

Fu detto “l’atleta di Dio[7] per le sue varie passioni sportive: praticò scinuotocanottaggiocalcio[8] e fu amante della montagna,[9] continuando a praticare sport finché la salute glielo permise.

Regia di Jeff Bleckner

Con: Thomas Kretschmann, Joaquim de Almeida e Bruno Ganz

Fonte: WIKIPEDIA