venerdì, Marzo 29, 2024
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Anticipazioni per il Grande Teatro di Brusati in TV del 23 ottobre alle 15.45 su Rai 5: “La fastidiosa”

Anticipazioni per il Grande Teatro di Brusati in TV del 23 ottobre alle 15.45 su Rai 5: “La fastidiosa”

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Per il Grande Teatro di Franco Brusati in TV in onda oggi sabato 23 ottobre alle 15.45 su Rai 5 la commedia “La fastidiosa” nella versione trasmessa dalla RAI nell’ottobre 1972 con la regia di Giorgio Albertazzi e l’interpretazione di Lia Zoppelli e Giuseppe Pambieri.

Nella commedia incombe il tema dominante dell’influenza della coscienza interiore sulla condotta umana dei personaggi che si muovono sullo sfondo di una Venezia decadente.

L’autore indaga sapientmente sul rapporto che ogni personaggio intreccia con la realtà della vita che scorre, alla ricerca ciascuno della propria interna verità.

Franco Brusati (Milano4 agosto 1922 – Roma28 febbraio 1993) è stato un registasceneggiatore e commediografo italiano.

Brusati nacque a Milano nel 1922. Dopo gli studi in ItaliaSvizzera e Inghilterra, si laureò in legge e scienze politiche. Diventò poi collaboratore dell’Europeo, occupandosi tra l’altro di arti dello spettacolo.

Cinema

Successivamente, alla fine degli anni quaranta, si trasferì a Roma, diventando aiuto regista di Roberto Rossellini e Renato Castellani, e scrisse sceneggiature per Mario MonicelliCarlo LizzaniFrancesco Rosi e Luciano Emmer, di cui diventò anche collaboratore per Domenica d’agosto (1949).

Nel 1956 diresse il suo primo film, Il padrone sono me, tratto dall’omonimo romanzo di Alfredo Panzini, ottenendo una discreta visibilità.

All’interno di una produzione diseguale i suoi maggiori successi di pubblico e critica furono I tulipani di Harlem (1970), Pane e cioccolata (1974) con Nino Manfredi, e Dimenticare Venezia (1979), pellicola della maturità con forti riferimenti a Ingmar Bergman e Luchino Visconti[1], che ottenne una candidatura al premio Oscar al miglior film straniero.

Fu regista sensibile ed elegante[2], autore di un cinema colto e di respiro europeo[3].

Nelle sue opere immise un lirismo crepuscolare e malinconico di ispirazione letteraria, volto ad analizzare psicologie e sentimenti, ma capace anche di cogliere notazioni grottesche e di indagare su certo disagio esistenziale a lui contemporaneo e su temi importanti come l’emigrazione italiana (Pane e cioccolata) e la memoria (Dimenticare Venezia), sempre all’interno di una visione amara e disincantata della realtà[3].

Teatro

Alla fine degli anni cinquanta iniziò a scrivere per il teatro, debuttando con la commedia Il benessere, scritta insieme a Fabio Mauri e portata sul palcoscenico da Laura Adani, con la regia di Luigi Squarzina. Le sue commedie furono interpretate da alcuni dei maggiori attori italiani, da Renzo Ricci ad Anna Proclemer, da Enrico Maria Salerno a Giorgio Albertazzi, da Paolo Stoppa a Rina Morelli. Talvolta le messinscene furono curate dallo stesso Brusati.