martedì, Maggio 14, 2024
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Anticipazioni per il Grande Teatro in TV di Garcia Lorca del 18 gennaio alle 15.40 su Rai 5: “Donna Rosita nubile”

donna rosita

Anticipazioni per il Grande Teatro in TV di Garcia Lorca del 18 gennaio alle 15.40 su Rai 5: “Donna Rosita nubile”

Lucia Mosca on Twitter: "(Anticipazioni per il Grande Teatro in TV di  Molière del 22 febbraio alle 15.45 su Rai 5: “Il misantropo”) Segui su: La  Notizia - https://t.co/OcN4KZlJWI… https://t.co/bUS2bZ9xXI"

Per il Grande Teatro in TV in onda oggi martedì 18 gennaio alle 15.40 su Rai 5 il dramma Donna Rosita nubile” di Federico Garcia Lorca diretto da Mario Ferrero con Antonio Venturi, Giuseppe Chinnici, Marina Dolfin, Marina Pagano, Gerarrdo Panipucci, Pino Cuomo, Siria Betti, Piera Vidale, Luisa Aluigi, Anna Maria Chio, Lucia Catullo, Vittorio Stagni, Rosella Spinelli, Evi Maltagliati, Lorenza Biella, Filippo Scelzo,, Nietta Zocchi Michele Riccardini, e Mario Laurentino nella versione andata in onda nell’ottobre 1965 sulla Rai.

Donna Rosita nubile o Il linguaggio dei fiori (in lingua originale Doña Rosita la soltera o el lenguaje de las flores), noto semplicemente come Donna Rosita nubile, è un dramma in tre atti scritto nel 1935 da Federico García Lorca e rappresentato lo stesso anno al Teatro Principal di Barcellona. Come attrice principale, nel ruolo di Rosita, vi era Margarita Xirgu[1], già celebre interprete di altre opere lorchiane[2]. Il testo è sottotitolato “Poema granadino del novecientos, dividido en varios jardines con escenas de canto y baile”.

Ispirato alla vita della zia Clotilde García Picossi[3], il dramma è incentrato sull’amore di Donna Rosita per suo cugino che, lasciata la Spagna per occuparsi degli affari di famiglia in Sudamerica, non tornerà mai più per prenderla in sposa come invece aveva promesso.

Nella città di Granada, l’orfana Rosita e il cugino si giurano amore eterno: il loro fidanzamento è benedetto dagli zii di Rosita. Quando l’uomo è costretto a partire per l’Argentina, dove lo chiama il padre per occuparsi delle proprietà di famiglia, Rosita rimane in città ad attendere il ritorno del fidanzato, invecchiando e vedendo attorno a sé le coetanee sposarsi e formare una famiglia. Il dramma si amplia quando la zia di Rosita, rimasta ormai vedova, viene a conoscenza del fatto che il nipote si è nel frattempo unito in matrimonio con un’altra donna nonostante in passato avesse dichiarato in una lettera l’intenzione di sposare Rosita per procura. Alla fine dei conti, Rosita ammette di averlo sempre saputo ma di essersi chiusa in casa per non vedere la realtà.

Federico García Lorca (IPA[feðeˈɾiko ɣarˈθi.a ˈlorka]) (Fuente Vaqueros5 giugno 1898 – Víznar19 agosto 1936) è stato un poetadrammaturgo e regista teatrale spagnolo, figura di spicco della cosiddetta generazione del ’27, un gruppo di scrittori che affrontò le avanguardie artistiche europee con risultati eccellenti, tanto che la prima metà del Novecento viene definita la Edad de Plata della letteratura spagnola.

Sostenitore dichiarato delle forze repubblicane durante la guerra civile spagnola, fu catturato a Granada, dove si trovava ad alloggiare in casa di amici, e fucilato da uno squadrone della milizia franchista. Il suo corpo fu poi gettato “in un burrone ad alcuni chilometri alla destra di Fuentegrande”.[1][2]