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Anticipazioni per le SS. Messe mattutine del 29 marzo alle 7 e 8.30 su TV 2000: dalla Cappella San Giuseppe Moscati a Gemelli di Roma

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Anticipazioni per le SS. Messe mattutine del 29 marzo alle 7 e 8.30 su TV 2000: dalla Cappella San Giuseppe Moscati presso il Policlinico Gemelli di Roma

La Santa Messa delle 8.30 andrà in onda dalla Cappella San Giuseppe Moscati  del Policlinico "A. Gemelli" | Tv2000

Martedì 29 marzo alle 7 e 8.30 su TV 2000 andranno in onda le SS. Messe mattutine dalla Cappella San Giuseppe Moscati presso il Policlinico Gemelli di Roma.

Prosegue così l’impegno di TV 2000 nel seguire le celebrazioni officiate in questo periodo così difficile durante l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di coronavirus in atto ed alla normativa restrittiva introdotta al fine di contrastarla.

La trasmissione televisiva delle Messe della giornata vuole avvicinare i sacramenti ai fedeli, consentendo a tutti di partecipare alla celebrazione, ed affiancandosi alle cerimonie liturgiche che sono riprese nelle Parrocchie di tutta Italia pur con le misure di sicurezza tuttora necessarie.

Giuseppe Moscati (Benevento25 luglio 1880 – Napoli12 aprile 1927) è stato un medicofisiologo e accademico italiano.

Beatificato da Papa Paolo VI nel corso dell’Anno Santo 1975 e canonizzato da papa Giovanni Paolo II nel 1987, fu definito “medico dei poveri”[1][2][3][4].

«Ama la verità; mostrati qual sei, e senza infingimenti e senza paure e senza riguardi. E se la verità ti costa la persecuzione, e tu accettala; e se tormento, e tu sopportalo. E se per la verità dovessi sacrificare te stesso e la tua vita, e tu sii forte nel sacrificio»
(Giuseppe Moscati, 17 ottobre 1922)

La famiglia Moscati proveniva da Santa Lucia di Serino[5], paese in provincia di Avellino; qui nacque, nel 1836, il padre Francesco che, laureato in Giurisprudenza, nel corso della sua carriera fu giudice al tribunale di Cassino, Presidente del tribunale di Benevento, consigliere di Corte d’appello, prima ad Ancona e poi a Napoli. A Cassino, Francesco incontrò e sposò Rosa De Luca, dei Marchesi di Roseto[6], con un rito celebrato dall’abate Luigi Tosti[7]; ebbero nove figli, di cui Giuseppe fu il settimo.