domenica, Maggio 12, 2024
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Mangialardi contro Salvini: il 25 aprile delle polemiche

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Mangialardi contro Salvini: il 25 aprile delle polemiche

“Consigliere regionale del PD delle Marche (signor Mangialardi) pacifista e solidale, che posta su Instagram me e Marine a testa in giù, e magari oggi sarà in piazza con la bandiera della pace…Buona festa della Liberazione da guerra, violenza e cretini”. Così scriveva il leader della Lega, Matteo Salvini, in risposta ad un post pubblicato sui social dal consigliere regionale delle Marche PD Maurizio Mangialardi, in cui lo stesso Salvini e Marine Le Pen erano raffigurati a testa in giù. Per la precisione, il capogruppo del Pd nel Consiglio regionale delle Marche (e candidato presidente alle regionali del 2020) ha postato una storia su Instagram. Anche il testo è rovesciato: “Salvini tifa ancora Le Pen e questo vuol dire che non è cambiato.

Il post ha scatenato un vespaio di polemiche. “Maurizio Mangialardi – così l’assessore regionale per le Marche Giorgia Latini -, consigliere regionale Pd, candidato governatore alle ultime elezioni, già presidente Anci Marche, pubblica un’immagine di Matteo Salvini e Marine Le Pen a testa in giù. E tutto questo alla vigilia delle celebrazioni per il #25aprile. Ferma #condanna per un gesto simile. Prendo le distanze da questo linguaggio. Esprimo la mia #solidarietà ad entrambi e faccio i complimenti a Marine Le Pen per il bel risultato ottenuto alle presidenziali francesi: ha raccolto il voto di 13 milioni di persone, una percentuale mai vista in passato. Avanti insieme, per un’Europa fondata sul lavoro, sulla famiglia, sulla sicurezza, sui diritti e sulla libertà”.

E aggiunge: “Non si può invocare piazzale Loreto nascondendosi dietro i valori della Resistenza! Ci perdono tutti, questo non è difendere la libertà! Credo che il partito del consigliere Mangialardi ora debba prendere seri provvedimenti per condannare questo gesto”.

Tantissimi sui social i commenti in risposta a Mangialardi. “Signor” #Mangialardi del PD – si legge – , io non la conosco, ma lei dovrebbe prendersi “una pausa di riflessione” e chiedere scusa. Questo non è “istigazione all’odio e incitazione alla violenza”? PD muto? Solidarietà a #matteosalviniofficial“.

Maurizio Mangialardi scrolla le spalle ed anzi parla di polemica strumentale.

“Non ho alcuna intenzione – scrive – di prestarmi alla polemica di un Matteo Salvini che, in confusione politica per l’irreversibile tracollo di consenso personale, cerca di strumentalizzare un mio post per guadagnare qualche ora di celebrità. Solo la lettura fuorviante del leader della Lega e dei suoi epigoni locali poteva interpretare in modo così distorto il significato di una storia su Instagram che voleva solamente sottolineare l’importanza storica della vittoria di Emmanuel Macron alle elezioni presidenziali francesi.

Qualche giorno fa, infatti, in un talk show serale, proprio Salvini aveva parlato della grande opportunità che avrebbe rappresentato un eventuale successo di Marine Le Pen per “ribaltare” gli equilibri in Europa. L’affermazione di #Macron, invece, ha letteralmente “ribaltato” Marine Le Pen e le speranze dello stesso Salvini. Da qui il significato del mio post. Ogni altra interpretazione è totalmente lontana dal mio sentire. So bene come #Salvini e i leghisti marchigiani, i quali non hanno mai disdegnato i voti delle formazioni dell’estrema destra, vivano con grande disagio la Festa della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, visto che non hanno mai fatto mistero di non riconoscersi nei valori della #Resistenza e della #Costituzione. Con l’odierna boutade non hanno fatto altro che confermarlo, cercando di inquinare questa giornata con una polemica che non ha nessun fondamento. In ogni caso confermo a Salvini che oggi pomeriggio sarò in piazza con tante altre persone e con la bandiera della #pace.

E gli garantisco anche che nessuno di noi indosserà una maglietta con l’effigie di Putin. Quella la lasciamo volentieri a lui e ai leghisti”.

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