venerdì, Marzo 29, 2024
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Trump all’attacco: Biden se ne vada, FBI mostro al servizio della sinistra

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Trump:”Biden nemico degli Usa,vada via e stop all’FBI ormai mostro feroce manovrato dai Democratici”

Un comizio davvero pirotecnico quello tenuto ieri sera da Donald Trump in Pennsyvania di fronte ai propri sostenitori e seguaci del movimento “Make America Great Again”.

Infatti per Trump Biden è “nemico dello Stato(…) il suo discorso a Philadelphia era pieno di odio e di rabbia, è stato il più divisivo fatto da un presidente, che ha denigrato 70 milioni di elettori”:così l’ex presidente americano Trump nel comizio in Pennsylvania per i suoi candidati al voto di midterm.

“Metteremo fine alla carriera politica di Nancy Pelosi e di Joe Biden”, ha detto ancora. Poi Trump ha attaccato l’Fbi per la perquisizione nella sua villa a Mar-aLago: “E’ un mostro feroce controllato dalla sinistra democratica e dai media”

USA: ricerca di “documenti riservati” a casa di Trump. Paura per il voto di Midterm?

“L’FBI cercava documenti riservati sulle armi nucleari”, nella residenza di Trump. Lo sostiene il Washington Post, che cita fonti esclusive vicine alle indagini, mentre il ministro della Giustizia, Merrick Garland dice: “Ho personalmente approvato la perquisizione”.

Secondo fonti esclusive vicine all’indagine, gli agenti dell’ FBI  sarebbero andati alla ricerca di alcuni documenti sulle armi nucleari che sarebbero stati portati via dalla Casa Bianca.

Tuttavia le stesse fonti non hanno chiarito se le  ricerche dei documenti siano relative ad armi nucleari in possesso degli Stati Uniti o di altre potenze straniere, né hanno specificato se questo materiale sia stato effettivamente ritrovato.

Una “strana coincidenza” quella che vede che dopo due anni l’FBI cercare, a casa di Donald Trump, documenti legati alle armi nucleari, e quindi top secret, che hanno implicazioni per la sicurezza nazionale.

La rivelazione del Washington Post intende tuttavia mostrare l’urgenza dell’intervento degli agenti federali e la preoccupazione diffusa all’interno del governo americano sul tipo di documenti che, se rinvenuti, si potessero trovare a Mar-a-Lago, ed ancor di più sul pericolo che potessero finire in mani sbagliate.

Per di più non può che destare meraviglia il fatto che il presidente Joe Biden non era a conoscenza dell’iniziativa dell’Attorney General, come ha fatto sapere il suo entourage.

Secondo alcune agenzie, ciò che e’ accaduto ha una gravità inaudita che pone due risvolti che potrebbero rivelarsi destabilizzanti.

O sono state trovate prove schiaccianti che potrebbero mettere Trump con le spalle al muro (appare tuttavia quanto meno strano che questo accada dopo quasi due anni dall’uscita dell’ ex presidente dalla Casa Bianca), oppure quello che è avvenuto lunedì è il punto di non ritorno di una crisi istituzionale dagli sviluppi imprevedibili.

Quindi, con un possibile scenario così drammatico e pericoloso, come sembrerebbe apparire, che il Presidente Biden possa non essere al corrente di tutto ciò, pone delle fortissime perplessità.

Ciò che si ipotizza, in ogni caso, riguarda la sicurezza nazionale USA.

Può quindi, colui che rappresenta il responsabile della giustizia negli USA assumersi da solo e personalmente una così grave responsabilità senza avvisare il Presidente?

Ma, ancor di più, deve farci riflettere ciò che riporta l’agenzia di stampa AGI proprio sul responsabile della giustizia.

“Garland era stato indicato nei mesi scorsi come l'”uomo debole” dell’amministrazione, accusato dalla base democratica di non aver mai preso ufficialmente posizione nei confronti di Trump, messo sotto inchiesta dalla commissione della Camera che indaga sull’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021.”

E ancora: “All’improvviso il responsabile della Giustizia ha firmato l’atto più contestato dell’era Biden, diventando il bersaglio dei Repubblicani, e oggetto di minacce di morte.”

Un’indagine che ha un valore determinante per la sicurezza degli USA, ma che suscita fortissimi dubbi che non possono non trovare riscontro a brevissimo.

Fermo restando il dubbio, se Biden fosse o meno informato, come mai ci si ricorda della sicurezza nazionale dopo ben due anni che l’ex presidente ha lasciato la Residenza Presidenziale?

Avrà forse influito il fatto che ci troviamo alla vigilia del voto di medio termine, e che Biden rischia di essere messo in forte difficoltà per la sua politica e per la gravissima crisi economica che grava sugli USA?

Per di più, come mai proprio quando l’ex presidente Trump ha annunciato la sua probabile candidatura alle elezioni del 2024?

Forse si teme che l’unico presidente USA che non ha mai dichiarato guerra, né direttamente né indirettamente, possa avere così grandi probabilità di vincere quelle elezioni che nel 2020 gli furono negate da un fortissimo sospetto di “brogli” mai definitivamente affrontato?

Ricordiamo che nemmeno lo scandalo politico scoppiato negli Stati Uniti nel 1972 denominato Watergate, e che costrinse l’allora presidente Richard Nixon alle dimissioni, portò ad una perquisizione a casa del Presidente.

Inchiesta, casualmente o stranamente avviata dal  Washington Post, e che anche oggi sembra avere fonti informate sui fatti attuali.   

Quesiti che ci riportano immediatamente a casa nostra e che ci fanno ricordare come procedimenti giudiziari, avviati con chirurgica precisione, sembra abbiano cambiato il corso della storia politica.

Torna in mente l’inchiesta “Mani pulite”, che sembrò toccare tutti i partiti, ad eccezione sembrerebbe di uno, ma che ha avviato uno strano processo di trasformazione.

Forse l’attuale amministrazione USA, vuol utilizzare il sistema che sembra essere stato ben collaudato in Italia per mantenere la barra del timone pur non vincendo le elezioni?

Ettore Lembo

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Fonti: https://www.agi.it/estero/news/2022-08-11/usa-trump-perquisizione-indagine-crisi-istituzionale-17731475/

https://www.rainews.it/articoli/2022/08/usa-il-ministro-della-giustizia-ho-autorizzato-io-la-perquisizione-fbi-nella-residenza-di-trump-66520fc5-4e2f-40ce-bff2-0c019baa685a.html?wt_mc=2.www.wzp.rainews24

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/nordamerica/2022/08/12/usa-lfbi-a-casa-di-trump-cercava-documenti-sulle-armi-nucleari_037120b5-b26c-4d6f-b11f-b54b070879d9.html

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