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Gli universitari della Sapienza proseguono la protesta, corteo domani in Ateneo

mobilitazione

Il 4 novembre iniziativa a Roma, oggi assemblea e prossima mobilitazione il 18 novembre

(ANSA) – Roma – I collettivi degli studenti universitari della Sapienza hanno rilanciano la mobilitazione dopo l’occupazione lampo di Scienze Politiche seguita alle tensioni con la polizia per un convegni promosso da Azione universitaria-Fdi.

Dopo le roventi polemiche seguite all’intervento della Polizia in ateneo, il clima rimane incandescente andando ad inserirsi appieno nell’ambito delle polemiche seguite ai primi passi del nuovo governo Meloni.

Oggi nel pomeriggio gli studenti di Cambiare Rotta e dei Collettivi si riuniranno in assemblea ma le date segnate sull’agenda della mobilitazione sono già due.

Venerdì 4 novembre riguarderà solo l’università La Sapienza probabilmente con un corteo nella città universitaria mentre venerdì 18 novembre la mobilitazione, partita da Roma, si estenderà a livello nazionale. (ANSA).

Movimento Studentesco (MS) fu un’organizzazione extraparlamentare studentesca di sinistra, attiva in molti atenei d’Italia, particolarmente a Milano, tra i primi anni sessanta e il 1976.

All’inizio degli anni sessanta l’incremento del livello culturale e la maturazione della società permisero agli studenti medi e universitari di chiedere delle riforme e di ottenere maggiore partecipazione alle decisioni che riguardavano le attività scolastiche.

L’espressione “movimento studentesco” indica il movimento nel settore degli studenti medi e universitari in Italia, attivo dai primi anni sessanta fino alla sua dissoluzione e il passaggio dei militanti del tempo nel Movimento Lavoratori per il Socialismo avvenuto nel 1976. All’interno di questo vasto e variegato movimento si enuclearono degli specifici movimenti di durata e localizzazione e scopi definiti in modo specifico. L’espressione “Movimento Studentesco” (abbreviato in MS), in senso specifico, indica una specifica struttura nata all’Università Statale di Milano e diffusasi nella maggior parte delle scuole milanesi e oltre.

In altre zone il Movimento studentesco assunse inizialmente una più ampia articolazione. A Brescia, per esempio, ebbe inizialmente una connotazione più unitaria. Nella prima metà degli anni settanta il MS bresciano perse la componente di Lotta Continua; solo successivamente la componente che si rifaceva alla FGCI si distaccò dall’MS, dopo un duro confronto, fondando con componenti più moderate il Movimento Democratico degli Studenti. Le parole d’ordine degli schieramenti contrapposti erano “gestione sociale” e “uso parziale alternativo”.