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Anticipazioni per “Un Giorno in Pretura” del 26 novembre alle 23.55 su Rai 3: il processo Wanna Marchi

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Anticipazioni per “Un Giorno in Pretura” con Roberta Petrelluzzi del 26 novembre alle 23.55 su Rai 3: il processo Wanna Marchi con Il ruolo dei centralinisti e del presunto mago – Il processo del 2006 nei confronti di Wanna Marchi e di sua figlia Stefania Nobile per associazione a delinquere finalizzata alla truffa: sarà questo il tema della puntata di “Un giorno in pretura”, in onda sabato 26 novembre alle 23.55 su Rai 3.

Il processo ricostruisce il sistema messo in piedi dalle televenditrici, fatto di sogni e promesse, di raggiri e minacce, che si basava sui presunti poteri esoterici del “maestro di vita” Mario Pacheco Do Nascimento, già condannato e latitante in Brasile.

Nella seconda puntata dedicata al processo, viene approfondito il ruolo dei centralinisti, coloro che per primi avevano il compito di agganciare le vittime.

Si farà luce anche sui poteri millantati dal Mago do Nascimento e si cercherà di capire come sia stato possibile che decine di migliaia di persone siano rimaste intrappolate nella ragnatela tessuta da Wanna, Stefania e il “maestro di vita”. 

“Un Giorno in Pretura” è un programma di  Roberta Petrelluzzi, Tommi Liberti, Antonella Nafra.

Un giorno in pretura è un programma televisivo italiano di genere documentaristico-criminologico, in onda su Rai 3 dal 18 gennaio 1988. Ideata da Roberta Petrelluzzi, che ne è anche conduttrice e regista, insieme a Nini Perno. È la terza trasmissione più longeva della terza rete Rai dopo il TG3 e Geo. La trasmissione è l’evoluzione del programma In pretura, andato in onda sempre su Rai 3 dal 1985 al 1987.

La trasmissione è l’evoluzione del programma In Pretura, ideato e curato da Nini Perno e Celestino Spada con la collaborazione di Roberta Petrelluzzi, andato in onda per due edizioni, dal 20 novembre 1985 al 27 febbraio 1987, al mercoledì e successivamente al venerdì, alle 19:35 su Rai 3[1][2].

Nelle sue prime edizioni Un giorno in pretura, condotto da Roberta Petrelluzzi e Nini Perno, veniva trasmesso in prima serata ed era molto più incentrato sull’intrattenimento: a parte rari casi in cui trattava un processo per omicidio, la trasmissione prendeva prevalentemente in esame solo processi della cosiddetta giustizia «minore», quali casi di ubriachezza molesta, furti, ricettazioni, rapine, borseggi, risse, liti condominiali, favoreggiamento della prostituzione, maltrattamenti in famiglia, sgarbi tra colleghi di lavoro, controversie legate ad un’eredità o a cause di separazione tra coniugi, guida in stato d’ebbrezza, oltraggi a pubblici ufficiali, possesso e spaccio di droga, atti osceni in luogo pubblico, violazioni di domicilio, il tutto per rendere più chiaro ai telespettatori il funzionamento e l’andamento della giustizia italiana.

Il programma rientra in quel genere televisivo che negli anni Novanta prese il nome di Tv verità[3][4], che ricomprende Chi l’ha visto?Telefono gialloUltimo minutoForum.

Foto interna: https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2022/06/Un-giorno-in-Pretura-57e3cb82-9cd2-4fde-bf10-8c92e18a127c-ssi.html

Foto esterna: https://it-it.facebook.com/pg/Ungiornoinpretura/photos/