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Guerra russo-ucraina, il ruolo dell’Italia

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Guerra russo-ucraina, il ruolo dell’Italia – La Costituzione Italiana  asserisce che l’Italia ripudia la guerra, ma il governo Draghi si e’ schierato a favore della Ucraina e contro la Russia pur se l’Ucraina non fa parte della NATO né dell’Europa, senza prima percorrere alcuna azione che favorisse una benché minima mediazione che potesse portare ad una trattativa di pace tra i due contendenti.

Ricordiamo come il governo Draghi abbia promosso con enfasi e rigoroso sostegno l’invio di armi e denaro a favore del governo ucraino e sostenuto le innumerevoli sanzioni contro la Russia, rivelatesi di fatto sempre più penalizzanti non per la Russia, ma per l’Italia.

Il cambio di Governo, dopo le elezioni del 25 Settembre 2022, che avrebbero dovuto segnare il cambio di passo, non solo non ha portato quel cambiamento sperato dagli Italiani, ma con sovrapponibile continuità, ha ricalcato la politica di guerra voluta da Biden ma mai dichiarata e combattuta per procura.

Corrette, puntuali ed indiscutibili, anche se dolorose per noi Italiani, le parole proferite da Lavrov, ministro degli Esteri russo, che ha dichiarato : “l’Italia non può avere il ruolo di mediatore tra Mosca e Kiev, perché sostiene il regime sanguinario, assumendo una posizione aggressiva anti-russa”. Parole riportate dall’agenzia di stampa russal.

Più che ovvie e condivisibili le parole della portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, che ha aggiunto: “E’ strano sentire proposte di mediazione da paesi che, fin dall’inizio dell’operazione militare speciale in Ucraina, hanno assunto una posizione anti-russa inequivocabile e molto aggressiva, paesi che non solo hanno sostenuto il sanguinario regime di Kiev, ma gli hanno anche fornito un’importante assistenza militare e tecnico-militare”.

E ancora: “Tale comportamento sconsiderato non solo aumenta il numero delle vittime, anche tra i civili del Donbass, e prolunga il conflitto, ma pone anche il rischio di trascinare la Nato in uno scontro militare diretto con la Russia. Tuttavia, i donatori occidentali di Kiev – purtroppo l’Italia è tra questi – non sono disposti a smettere”.

“Data la posizione di parte assunta dall’Italia – conclude – , non possiamo considerarla né un ‘onesto mediatore’ né un possibile garante del processo di pace”.

Un forte e pericoloso schiaffo al Governo della Meloni, che continua a sostenere le politiche di Draghi, di Biden e della Von der Leyen.

Un governo così schierato contro la Russia, a favore del Presidente USA, potrebbe trovarsi totalmente isolato nello scenario internazionale “che conta”, con l’aggravio di una Europa inesistente, che affonda sempre più.

Ettore Lembo

Fonti: https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2023/01/04/mosca-italia-di-parte-non-puo-fare-da-garante-per-pace_26814493-e2d0-4e7b-9f16-f313e937af8d.html

https://www.askanews.it/esteri/2023/01/04/russia-italia-non-pu%c3%b2-essere-mediatore-o-garante-di-pace-tra-mosca-e-kiev-pn_20230104_00053

https://www.adnkronos.com/ucraina-russia-italia-non-puo-essere-garante-accordo-di-pace_2bYImQFV10paXptpKsTeUX

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