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Anticipazioni per “Report” del 10 aprile alle 21.25 su Rai 3: “Ritorno a Bergamo” a tre anni dalla pandemia

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Anticipazioni per “Report” del 10 aprile alle 21.25 su Rai 3: “Ritorno a Bergamo” a tre anni dalla pandemia – Nuovo appuntamento con “Report”, in onda lunedì 10 aprile alle 21.20 su Rai 3, Rai Italia e su www.raiplay.it/dirette/rai3. Si parte con l’inchiesta “Ritorno a Bergamo” di Cataldo Ciccolella e Giulio Valesini con la collaborazione di Alessia Pelagaggi.

Ad aprile di tre anni fa eravamo in pieno lockdown. File di centinaia di persone per entrare nei supermercati, bare sui camion, terapie intensive stipate, il Papa in preghiera solitaria a piazza San Pietro, le serenate sui balconi alle 6 di sera, i bambini davanti a uno schermo mentre le scuole erano chiuse. Un ricordo drammatico, che però porta con sé una domanda: è stata una catastrofe imprevedibile oppure abbiamo agevolato il Covid-19 nella sua avanzata?

La stessa domanda ha portato la procura di Bergamo a indagare sui primi mesi di gestione pandemica. Dalle carte dell’inchiesta emerge una classe dirigente della nostra sanità disattenta, che in qualche caso dubita che il Covid sia poi così pericoloso, che non maneggia l’inglese e quando arrivano documenti-guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità se li fa tradurre da un’agenzia, perdendo giorni preziosi.

Altri giorni preziosi furono persi senza chiudere la Val Seriana che poi diventò la Wuhan d’Italia, perché imprenditori e politici pressavano per tenere aperto. Report racconterà retroscena inediti ed esclusivi, da cui capiremo come molte vite si sarebbero potute salvare. Si prosegue con “La manzetta” di Walter Molino e la collaborazione di Federico Marconi. Il nuovo codice degli appalti introdotto dal governo semplifica le procedure e liberalizza il ricorso agli affidamenti diretti.

Secondo l’autorità anticorruzione il 98% degli appalti pubblici sarà sottratto alla concorrenza. Ma quanto ci costerà in termini di trasparenza? L’inchiesta sull’ospedale per le maxi-emergenze di Bari, realizzato nei padiglioni della Fiera del Levante in piena pandemia, è un esempio concreto di come funzionerà la gestione degli appalti pubblici con il nuovo codice.

Con documenti inediti e testimonianze esclusive Report ricostruisce l’inchiesta che fa tremare i palazzi del potere pugliese. Infine, l’approfondimento “L’occhio di riguardo” di Daniele Autieri e la collaborazione di Federico Marconi. L’Ospedale Oftalmico di Roma è il più antico e importante nosocomio italiano interamente specializzato nella cura dell’occhio. Un’istituzione con quasi un secolo di storia che cura migliaia di pazienti ogni anno, persone che accedono all’ospedale attraverso il pronto soccorso, negli ambulatori o seguendo la strada delle liste d’attesa per poi essere operate.

Una grande struttura con enormi inefficienze: solo nei primi mesi del 2022 oltre mille persone hanno abbandonato il pronto soccorso, mentre le sale operatorie sono state utilizzate per 1.951 ore su 1.080 disponibili. Ma oltre le inefficienze e la burocrazia, Report svela una profonda manipolazione delle liste d’attesa e un sistema di vasi comunicanti tra l’attività pubblica e quella privata, dove diversi medici indirizzano i pazienti dell’ospedale nei loro studi privati e allo stesso tempo favoriscono l’ingresso in ospedale dei pazienti che passano per gli studi, permettendogli di superare il tappo delle liste d’attesa.

Un sistema così diffuso che – come rivela un’analisi interna che Report ha potuto leggere in esclusiva – almeno il 20% delle chiamate per i ricoveri viene condotto non dai telefoni dell’ospedale, ma da numeri esterni. Dati allarmanti che hanno portato la procura di Roma ad aprire un’indagine proprio sulla gestione delle liste d’attesa del nosocomio.

Report è anche su RaiPlay:  www.raiplay.it/dirette/rai3

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Report è una trasmissione televisiva italiana condotta da Sigfrido Ranucci che propone inchieste giornalisticheMilena Gabanelli è stata la conduttrice della trasmissione dagli esordi fino al 28 novembre 2016. È trasmessa su Rai 3.

Il programma, improntato sullo schema del rotocalco televisivo, nasce su Rai 2 come Professione Reporter e mantiene questo nome dal 1994 al 1996 in seconda serata. Dal 1997 si evolve in Report e approda su Rai 3 in prima serata con un budget di 10 milioni di lire a puntata.

L’autrice e conduttrice, fino al 28 novembre 2016, è stata la giornalista freelance Milena Gabanelli, il regista è Claudio Del Signore; i videogiornalisti sono: Giovanna Boursier, Michele Buono, Giovanna Corsetti, Giorgio Fornoni, Sabrina Giannini, Bernardo Iovene, Paolo Mondani, Sigfrido Ranucci, Piero Riccardi, Emilio Casalini, Giuliano Marrucci, Luca Chianca, Emanuele Bellano, Claudia Di Pasquale, Giorgio Mottola.

L’edizione del programma è a cura di Michele Ventrone. Chiara Baldassari ha collaborato fino alla sua morte, avvenuta improvvisamente nel 2005. In passato hanno fatto parte del programma anche i giornalisti Piero Giansanti e Paolo Barnard, autore di alcune delle inchieste più critiche verso i potentati economici della globalizzazione e verso Stati Uniti e Israele.

Nel 2016 il programma vince il Premio regia televisiva 2016 come Miglior programma dell’anno.[2] Il 28 novembre 2016, come annunciato ad inizio stagione, la conduttrice Milena Gabanelli abbandona il programma dopo vent’anni per dedicarsi ad altri progetti. La conduzione del programma è passata a Sigfrido Ranucci, già co-autore insieme alla Gabanelli, a partire dal 27 marzo 2017[3]. Sotto la conduzione di Ranucci, Report riceve, nel 2021, il premio Flaiano di televisione[4].

Foto interna ed esterna: https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2022/05/Le-inchieste-di-Report-7f74102