Il Consiglio dei Ministri è stato convocato per lunedì 1° maggio 2023, alle ore 11.00, a Palazzo Chigi, per l’esame del seguente ordine del giorno:
- DECRETO-LEGGE: Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro e in materia di salute (PRESIDENZA – LAVORO E POLITICHE SOCIALI – SALUTE);
- DISEGNO DI LEGGE in materia di lavoro (LAVORO E POLITICHE SOCIALI – SALUTE);
- DECRETO LEGISLATIVO: Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 2 febbraio 2021, n. 9, recante disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/1939 del Consiglio, del 12 ottobre 2017, relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata sull’istituzione della Procura europea – «EPPO» – ESAME DEFINITIVO (AFFARI EUROPEI, SUD, POLITICHE DI COESIONE E PNRR – GIUSTIZIA);
- DECRETO LEGISLATIVO in materia di riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità in attuazione dell’articolo 2, comma 2, lettera e) della legge 22 dicembre 2021, n. 227 – ESAME PRELIMINARE (DISABILITA’);
- LEGGI REGIONALI;
- VARIE ED EVENTUALI.
Per l’opposizione il fatto che il premier Meloni abbia convocato il Consiglio dei Ministri proprio il 1° Maggio, festa del Lavoro, è una provocazione. E qualcuno discute anche del merito. Su questo aspetto si è espresso ieri da Ivrea Giuseppe Conte, leader del Movimento Stelle.
“Oggi ad Ivrea – si legge in una nota – , all’archivio storico Olivetti, ho potuto riscoprire un’idea di Italia distante anni luce dalla visione distorta del Governo Meloni. Un Governo che vuole creare una guerra fra lavoratori soffiando sul disagio sociale. Un Governo che il 1º maggio celebra la Festa dei lavoratori con un decreto che rende i lavoratori più precari e più soli in un momento di difficoltà. Tutto il contrario di quello che credeva un visionario che è vanto italiano nel mondo: Adriano Olivetti, figlio di una tradizione d’eccellenza imprenditoriale, alfiere con la sua famiglia di un’etica di impresa responsabile, sempre attenta alle esigenze economiche e sociali di lavoratrici e lavoratori, votata alla giustizia sociale e mai sacrificata sull’altare del profitto ad ogni costo.
Ci batteremo senza risparmio contro chi vuole calpestare la dignità del lavoro scolpita in Costituzione”.
Foto: https://www.governo.it/it/articolo/consiglio-dei-ministri-n-32/22491
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