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Anticipazioni per il Grande Teatro di Alessandro Manzoni in TV del 25 maggio alle 19 su Rai 5: “I Promessi Sposi – Parte 2”

promessi sposi

Anticipazioni per il Grande Teatro di Alessandro Manzoni in TV del 25 maggio alle 19 su Rai 5: “I Promessi Sposi – Parte 2” regia di Sandro Bolchi – Dal primo gennaio 1967 andò in onda sull’allora Canale Nazionale della Rai – per otto puntate – la trasposizione televisiva de “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni. Tra gli sceneggiati di maggior successo, con un’audience straordinaria, e di maggiore rigore narrativo e fotografico della Rai, “I promessi sposi” aveva la prestigiosa regia di Sandro Bolchi, che firmava la sceneggiatura insieme a Riccardo Bacchelli.

Una grande pagina di televisione di cui – a 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni – Rai Cultura ripropone integralmente la seconda puntata giovedì 25 maggio alle 19 su Rai 5. Fedele al testo manzoniano, lo sceneggiato aveva tra i suoi protagonisti grandi nomi della tv e del teatro come Salvo Randone, Luigi Vannucchi, Tino Carraro, Massimo Girotti, Lea Massari, Elsa Merlini, Glauco Onorato, Franco Parenti, Sergio Tofano e due attori allora sconosciuti nel ruolo di Renzo e Lucia: Nino Castelnuovo e Paola Pitagora.

La serie si apre con Riccardo Bacchelli, sceneggiatore di questa trasposizione televisiva, che introduce la prima puntata, seguito dal narratore Giancarlo Sbragia, che inquadra il contesto dell’opera e spiega le ragioni della sua attualità. Poi, si comincia, tornando nella Lombardia del 1628: all’epoca della dominazione spagnola, il matrimonio dei giovani Renzo Tramaglino e Lucia Mondella è ostacolato dal prepotente signorotto locale Don Rodrigo e dai suoi “bravi” che minacciano il tremebondo parroco Don Abbondio con il celeberrimo “Questo matrimonio non s’ha da fare, nè domani nè mai”.

2° Puntata – Dall’Azzecca-garbugli all’incontro tra fra Cristoforo e don Rodrigo (capitoli III-VI)

Renzo si consulta con Lucia e con sua madre Agnese e insieme decidono di chiedere consiglio a un avvocato, detto Azzecca-garbugli; questi inizialmente crede che Renzo sia un bravo e come tale è disposto ad aiutarlo, ma appena sa che il giovane è venuto a chiedergli giustizia nei confronti di don Rodrigo, il giurista lo scaccia malamente[110]. Così i tre si rivolgono a fra Cristoforo, loro “padre spirituale”, cappuccino di un convento poco distante che si convertì, in gioventù, dopo aver ucciso un uomo[111]. Volendo compiere il proprio dovere di proteggere i più deboli dai soprusi dei potenti, il frate decide di affrontare don Rodrigo e si reca al suo palazzo ma quegli, intento a pranzare col cugino Attilio, il podestà di Lecco e l’Azzecca-garbugli, accoglie con malumore il frate, intuendo il motivo della visita[112]. Cristoforo tenta di farlo recedere dal suo proposito ma, vista la risolutezza del nobile, gli ricorda il giorno del giudizio in cui dovrà render conto del suo operato davanti a Dio. Irato e al contempo intimorito nel profondo della sua coscienza, don Rodrigo scaccia via in malo modo il frate[113].

I promessi sposi è uno sceneggiato televisivo prodotto dalla Rai e andato in onda per la prima volta nel 1967, basato sull’omonimo romanzo di Alessandro Manzoni e diretto da Sandro Bolchi, che ne scrisse la sceneggiatura insieme a Riccardo Bacchelli.

È stato uno degli sceneggiati Rai di maggior successo in termini di audience e di critica, anche per l’estrema fedeltà al testo letterario cui è ispirato.

Fedele trasposizione televisiva del romanzo di Manzoni, la trama segue il testo letterario in modo piuttosto preciso tanto nello svolgimento quanto nei dialoghi, che sono in larga parte la testuale recitazione dei discorsi diretti presenti nel romanzo. Sono presenti qualche lieve inversione temporale e, ovviamente, omissioni di parti essenzialmente descrittive, quando la scena visiva parla da sé.

Poiché il testo originale è scritto con la tecnica del narratore esterno, l’opera televisiva adotta una voce fuori campo (Giancarlo Sbragia, praticamente interprete del Manzoni stesso) che, leggendo per lo più il testo originale, introduce e spiega l’azione dei personaggi e, di pari passo col testo, ne approfondisce il contesto storico.

Foto interna ed esterna: https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html