lunedì, Aprile 29, 2024
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Anticipazioni per “L’osteria di Marechiaro” di Paisiello del 14 giugno alle 10 su Rai 5: dal Teatro San Carlo di Napoli

l'osteria di marechiaro

Anticipazioni per “L’osteria di Marechiaro” di Paisiello del 14 giugno alle 10 su Rai 5: con la regia di regia di Roberto De Simone e la direzione musicale di Fabio Maestri dal Teatro San Carlo di Napoli – Per la Grande Lirica in TV oggi mercoledì 14 giugno alle 10 su Rai 5 andrà in onda l’opera “L’Osteria di Marechiaro” di Giovanni Paisiello, nell’allestimento andato in scena al Teatro San Carlo di Napoli con la regia di regia di Roberto De Simone e la direzione musicale di Fabio Maestri.

Interpretazione di Elisabeth Norberg Schulz, Gloria Scalchi, Filippo Morace, Marilena Laurenza, Giuseppe Parisi, Angelo Smimmo, Giulio Liguori e Raffaello Converso.

Un conte dai gusti semplici e poco aristocratici corteggia la popolana Chiariella nella sua villa di Marechiaro. Dopo un paio di promesse matrimoniali non rispettate riesce a trarsi d’impiccio grazie all’aiuto di uno spiritello saltato fuori da una bottiglia.

L’osteria di Marechiaro è una commedia per musica in due atti di Giovanni Paisiello, su libretto di Francesco Cerlone. La prima rappresentazione assoluta si tenne al Teatro dei Fiorentini di Napoli, molto probabilmente nell’inverno del 1768-1769.[1][2]

La commedia è in lingua italiana e in dialetto napoletano: il dialetto contraddistingue i pescatori e i personaggi delle classi più basse, mentre l’italiano è parlato dai nobili, eccetto il conte di Zampano, il protagonista, che si esprime principalmente in dialetto.[3]

Personaggi

Personaggio[4]Tipologia vocale
Lesbinasoprano
Dorinasoprano
Federicosoprano
Abate Scarpinellitenore
Il conte di Zampanobaritono
Chiariellasoprano
Peppariellosoprano
Carl’Andreabasso
Marchese Olivieritenore
Spiritellosoprano

Trama

Marechiaro, un nobile napoletano, il conte di Zampano, cerca di corteggiare Chiarella, una popolana che lavora come cameriera in un’osteria, ma ben presto si ritrova nei guai perché viene cercato da due altre donne nobili: egli infatti aveva promesso a ciascuna di sposarla, ma poi non aveva mantenuto la promessa.[5] 

Inoltre, Chiarella è di una classe sociale diversa e per le convenzioni sociali dell’epoca una popolana non poteva sposare un nobile. Il conte fugge dalle minacce e si rifugia in una grotta, dove uno spiritello esce da una bottiglia nella quale è rinchiuso (similmente al genio della lampada nella favola di Aladino), dopo aver sentito le suppliche amorose dell’uomo.[6] 

Lo spiritello aiuta il conte ad affrontare i nobili grazie alla sua magia, tramutandoli in pietra o ridicolizzandoli.[7] Alla fine, il conte di Zampano può finalmente sposare Chiarella.

Foto interna ed esterna: https://www.amazon.it/Socrate-Immaginario-Giovanni-Paisiello/dp/B00005RCES