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Il film di animazione stasera in TV: “Le avventure di Tintin” sabato 17 giugno 2023

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Il film di animazione stasera in TV: “Le avventure di Tintin – Il segreto dell’Unicorno” sabato 17 giugno 2023 alle 21.20 su TV 2000 (Canale 28)Le avventure di Tintin – Il segreto dell’Unicorno[1] (The Adventures of Tintin) è un film d’animazione del 2011 diretto da Steven Spielberg, prodotto dallo stesso Spielberg, insieme a Peter Jackson e Kathleen Kennedy.

Il film è basato su tre albi della serie Le avventure di Tintin di HergéIl granchio d’oroIl segreto del Liocorno e Il tesoro di Rackham il Rosso. Nel film, inoltre, è presente una scena tratta da Tintin nel paese dell’oro nero.

Il cast principale è composto da Jamie BellAndy SerkisDaniel CraigSimon Pegg e Nick Frost.

Apprezzato dalla critica, la pellicola ha vinto il Golden Globe al miglior film d’animazione 2012 (il primo a vincerlo utilizzando la tecnica della motion capture) e una candidatura ai premi Oscar 2012 per Migliore colonna sonora a John Williams.

Tintin è un giovane reporter di Bruxelles, un giorno durante una giornata ad un mercatino dell’antiquariato in compagnia del suo cagnolino Milù, scorge un modellino di un vascello, l’Unicorno, che acquista prontamente. Un istante dopo averlo comprato, Tintin viene raggiunto dall’agente Barnaby dell’Interpol e dal ricco Ivan Ivanovitch Sakharine, entrambi desiderosi di avere il modellino. Tintin però declina entrambi e porta a casa il modellino, che però si rompe dopo un inseguimento tra Milù e un gatto. Dall’albero maestro spezzato del modellino fuoriesce un involucro metallico e finisce in profondità sotto il comò senza che Tintin se ne accorga.

Curioso di sapere perché il modellino abbia suscitato attenzione, Tintin si reca alla biblioteca della città per scoprire di più sulla storia dell’Unicorno, venendo a conoscenza del fatto che l’ultimo capitano della nave fu Sir Francis de Haddock e che la nave naufragò al largo di Portorico nel 1698. La leggenda narra che la stiva nascondeva un carico segreto composto da 400 libbre d’oro. Tornato a casa, Tintin scopre che il modellino non c’è più e sospetta che Sakharine l’abbia rubato. Sakahrine però possiede un secondo modellino identico a quello del giovane reporter. Deluso, Tintin rincasa, e trova la sua abitazione a soqquadro. Milù indica il comò, Tintin lo sposta e vi trova l’involucro precedentemente caduto dall’albero del modellino. Esso contiene una piccola pergamena con una filastrocca che menziona l’esistenza di tre modellini dell’Unicorno.

Poco dopo la scoperta, l’agente Barnaby si presenta all’appartamento di Tintin per recuperare il modellino, ma viene assassinato. Prima di morire, Barnaby usa il proprio sangue per toccare le lettere su un giornale componendo “Karaboudjan”. Il mattino seguente i due detective Dupont e Dupond, amici di Tintin, prendono custodia del giornale come prova e promettono di aiutare Tintin a risolvere il caso, anche se sono già occupati a seguire il caso del ladro di portafogli Aristide Filaticcio. Quest’ultimo, dopo aver tentato un furto ad uno dei due agenti, ruba il portafogli di Tintin, nel quale egli aveva messo la pergamena del modellino. Poco dopo Tintin viene rapito da degli uomini che lo conducono a bordo della nave cargo SS Karaboudjan. Qui Tintin si ritrova dinanzi a Sakharine, che rivela di possedere un’altra pergamena recuperata dal suo modellino e ha preso il controllo della nave corrompendo i marinai per prendere la pergamena di Tintin, che però è stata rubata, così lo tiene prigioniero.

Per fortuna Tintin riesce a liberarsi con l’aiuto di Milù, dopodiché incontra Haddock, il capitano della nave, che è stato tradito dal suo equipaggio. Tintin si rende conto che Haddock è l’ultimo discendente della dinastia Haddock, ma quest’ultimo non ricorda nulla della storia che gli era stata raccontata riguardante l’Unicorno. Tintin e Haddock uniscono le forze per fuggire e abbandonano la SS Karaboudjan in una scialuppa. Sakharine, che ha bisogno di Haddock per risolvere il mistero e risalire al tesoro del galeone, manda un idrovolante per riportarli indietro. Però Tintin e Haddock riescono a prendere possesso dell’idrovolante, dopo avere superato una tempesta, precipitano nel deserto del Sahara.

Dopo un giorno immersi nel caldo, il capitano viene afflitto da allucinazioni e riesce a ricordarsi della storia riguardante l’Unicorno e del suo avo, che fu attaccato dal temibile pirata Rackham il Rosso. Dopo una battaglia nella quale affondò la nave nemica, de Haddock fu sconfitto e imprigionato mentre la ciurma di Rackham prese il controllo dell’Unicorno. Per impedire che il suo tesoro finisse nelle mani sbagliate, de Haddock si liberò e fece esplodere il vascello affondandolo dopo un duello finale con Rackham, riuscendo a recuperare una piccolissima parte del tesoro ormai perduto. Da ciò Tintin capisce che de Haddock costruì tre modellini della nave e in ognuno di essi nascose tre pergamene, che unite insieme rivelano le coordinate per il tesoro dell’Unicorno, lasciando un enigma che solo un membro della famiglia Haddock può risolvere per risalire al tesoro.

Dopo essere stati soccorsi dall’ambasciata francese, Tintin e Haddock si recano al porto di Bagghar (città fittizia nel Marocco) dove si trova Omar ben Salaad, possessore del terzo modellino dell’Unicorno, che egli custodisce in una vetrina a prova di proiettile. A Bagghar vengono raggiunti da Dupont e Dupond, che sono riusciti a recuperare il portafogli di Tintin con la sua pergamena. Al palazzo di Omar si presenta anche Sakharine, che approfitta della cantante lirica Bianca Castafiore per infrangere la vetrina del modellino di Omar e prendere possesso della terza pergamena, riuscendo a sottrarre anche quella di Tintin. Dopo uno spericolato inseguimento per la città, Sakharine riesce a scappare con tutte e tre le pergamene.

Nonostante la sconfitta, Haddock incoraggia Tintin a non mollare; insieme rintracciano Sakharine tornando a Bruxelles e con l’aiuto di Dupont e Dupond tendono una trappola al porto quando Sakharine ritorna a bordo della SS Karaboudjan. Durante il combattimento finale, Sakharine rivela di essere il discendente di Rackham il Rosso e vuole eliminare gli Haddock per vendicarsi e prendere il loro tesoro. Alla fine Haddock riesce a sconfiggere Sakharine e lo fa arrestare da Dupont e Dupond.

Le indicazioni delle tre pergamene conducono Tintin e Haddock al Castello di Moulinsart (una villa appartenuta a de Haddock e acquistata da Sakharine) dove entrano in una stanza segreta murata e trovano un globo contenente il cappello di de Haddock, nel quale egli ha raccolto l’oro dal suo tesoro. All’interno del globo Tintin trova anche le indicazioni per il relitto dell’Unicorno con il resto del tesoro, e si appresta a partire in una nuova avventura con il capitano e Milù.

Personaggi

  • Tintin: il protagonista, un giovane reporter belga che viene coinvolto, suo malgrado, nelle più spericolate avventure con il suo fedele cane Milù e dal Capitano Haddock. Atletico, arguto, sveglio, intelligente e -più di tutto- curioso. Nel film andrà alla ricerca del più grande tesoro dei pirati e, nel contempo, evitare di finire ucciso dall’antagonista. Interpretato da Jamie Bell e doppiato in italiano da Davide Perino.
  • Capitano Archibald Haddock: il protagonista secondario e aiutante di Tintin. Vecchio lupo di mare, perennemente ubriaco e sempre pronto per una rissa. Ama l’alcol più di ogni altra cosa, ma per Tintin sarebbe pronto a sfidare l’oceano in tempesta. Discendente del celebre De Haddock, il quale fu sfidato da Rackam il Rosso quattro secoli prima. Interpretato da Andy Serkis, doppiato in italiano da Francesco Pannofino.
  • Ivanovitch Sakharinel’antagonista del film. Uomo avido e spietato, disposto a tutto pur di impossessarsi del modellino che Tintin, per puro caso, ha acquistato, poiché esso cela il segreto per appropriarsi del tesoro che il suo antenato, Rackam il Rosso, ha tentato di sottrarre dal capitano De Haddock. Interpretato da Daniel Craig, doppiato in italiano da Francesco Prando.
  • Dupont & Dupond: due agenti di polizia che, sbadatamente, tentano di garantire la sicurezza e ottemperare il loro dovere di investigatori. Gemelli identici (se non per i baffi e la consonante finale), nel film indagheranno su uno strano caso di cleptomania di portafogli, di cui loro stessi saranno vittime. Interpretati, rispettivamente, da Simon Pegg e Nick Frost, doppiati da Nanni Baldini e Paolo de Santis.
  • Aristide Filaticcio: cleptomane incallito. Ruba portafogli ai passanti e li colleziona. I Dupondt si metterrano sulle sue tracce, per poi alla fine smascherarlo. Interpretato da Toby Jones, doppiato da Roberto Stocchi.
  • Bianca Castafioresoprano italiana di fama mondiale, la cui voce prodigiosa è in grado di infrangere i bicchieri di cristallo. Interpretata da Kim Stengel (eccetto nel canto lirico, dove la voce è di Reneé Fleming) in un’aria da Romeo e Giulietta (Gounod), doppiata in italiano da Fiamma Izzo.
  • Nestoremaggiordomo della residenza di Moulinsart, di proprietà di Sakharine. Alla fine del film entrerà alle dipendenze del capitano Haddock. Interpretato da Enn Reitel, doppiato in italiano da Carlo Cosolo.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Steven Spielberg divenne fan della saga di Tintin durante gli anni ’80, quando lesse una recensione che paragonava le avventure del giovane reporter a quelle di Indiana Jones ne I predatori dell’arca perduta[2]. Dopo la morte del “padre” di Tintin, Hergé, i diritti cinematografici della serie passarono alla moglie, la quale concesse al solo Spielberg (di cui Hergé era un grande appassionato) di poter girare un film[2]. Ma dopo alcune bozze della sceneggiatura bocciate, Spielberg rinunciò al progetto e i diritti vennero restituiti[3].

A partire dal 2001, Spielberg tornò a interessarsi della questione e decise che avrebbe utilizzato la tecnica della motion capture, che avrebbe permesso “integrità creativa” al personaggio[4]. Qualche anno più tardi, la Weta Digital (fondata da Peter Jackson) venne coinvolta nella realizzazione del film[5]. Jackson, grande fan della serie di Hergé, si unì come produttore. Ma la notizia che i due avrebbero co-prodotto il film si ebbe solo dal 2007[6]. Dato che il film sarebbe stato girato con la motion capture, sul set erano presenti anche James Cameron e Robert Zemeckis, due registi esperti nel settore[6].

La sceneggiatura venne curata da Steven MoffatEdgar Wright e Joe Cornish (tra vari rimaneggiamenti e riscritture), che si basarono su tre volumi di Tintin: “Il granchio d’oro“, “Il segreto del Liocorno“, “Il tesoro di Rackam il Rosso” e qualche scena tratta da “Tintin nel paese dell’Oro Nero[6].

Nonostante fosse stato concepito per il 3D, Spielberg insisté nel girare con il metodo tradizionale del 2D. Il direttore della fotografia Janusz Kaminiski ha agito di conseguenza, mentre John Williams, collaboratore abituale del regista, dichiarò che avrebbe scritto la colonna sonora del film[7]. Le attività di post-produzione (supervisionate da Jackson e Spielberg) si sono concluse nel settembre 2011[6]. Per la performance di Milù, il fedele cagnolino di Tintin (a detta degli animatori, il personaggio più difficile da animare in tutto il film), sono stati utilizzati diversi esemplari canini, sebbene essi servissero solo per studiarne i movimenti. L’abbaiare di Milù è frutto del miscuglio dei versi di varie razze canine (dato che la razza a cui appartiene Milù è inesistente)[6].

Il budget complessivo è stato di 135 milioni di dollar

Regia di Mike Mitchell

Fonte: WIKIPEDIA

Foto interna ed esterna: https://www.quimediaset.it/comunicati/shrek-e-vissero-felici-e-contenti_36354.html