giovedì, Maggio 16, 2024
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Etichetta nutrizionale dei prodotti: quando è obbligatoria?

Etichetta nutrizionale

Etichetta nutrizionale dei prodotti: quando è obbligatoria? – L’etichetta nutrizionale fornisce delle dettagliate informazioni legate ai prodotti alimentari. Molto spesso indicano sia la composizione di un alimento che il suo valore nutrizionale, dando soddisfazione ai consumatori più curiosi o, in altri casi, aiutando coloro che hanno esigenze alimentari ben precise. Infatti, conoscere la qualità, le calorie e i nutrienti di un singolo prodotto è fondamentale, poiché se ne possono trarre delle valutazioni personali che incidono sull’effettivo acquisto. Un’attenta decisione la si può prendere soltanto dopo essersi confrontati con l’etichetta nutrizionale, solitamente presentata come pannello o tabella collocata sul retro o su di un lato del prodotto in questione.

L’etichetta nutrizionale può essere realizzata anche attraverso un supporto digitale, e infatti sono sempre più frequenti i casi in cui i prodotti riportano un codice QR (tipologia di codice che attraverso alcuni provider – vedi Labeljoy – è generabile anche online) la cui scannerizzazione mostra le informazioni riguardanti gli ingredienti, le calorie, e altri aspetti. Va però segnalato che ciascun paese ha delle regole diverse riguardo le informazioni da includere sull’etichetta nutrizionale dei prodotti. Inoltre, soltanto di recente è stato stabilito che bisogna anche inserire la dichiarazione nutrizionale sulle etichette, e ciò vale per quasi tutti i prodotti confezionati. Ma per rispondere a qualsiasi dubbio a riguardo: ecco quando è obbligatoria l’etichetta nutrizionale dei prodotti.

Per quali prodotti è obbligatoria la dichiarazione nutrizionale obbligatoria

Siccome ogni paese ha la sua regolamentazione riguardo l’etichetta nutrizionale da inserire sui vari prodotti alimentari, è meglio fare riferimento soltanto a quella seguita dall’Italia. In tal senso, nell’Unione Europea si seguono delle normative secondo cui l’etichetta nutrizionale è da inserire obbligatoriamente sulla maggior parte degli alimenti confezionati, salvo rare eccezioni. Inoltre, sull’etichetta ci devono essere le informazioni utili a far comprendere ai clienti la qualità e le calorie di un prodotto: si troveranno le relative percentuali sul valore energetico, i grassi, il sale, gli zuccheri, i carboidrati e così via.

Nonostante ciò, bisogna specificare che l’obbligo fa riferimento soltanto a quei prodotti destinati alla vendita diretta verso il consumatore. Quando invece la vendita è indirizzata agli operatori commerciali, non è necessario stampare anche la tabella nutrizionale, la quale dovrà però apparire tra i documenti commerciali nel momento in cui i clienti possono comprare questi prodotti preconfezionati. Dunque, è indispensabile svolgere quest’azione prima che la spedizione finale venga effettuata, anche perché non si possono non inserire delle specifiche riguardanti gli ingredienti allergenici.

Quali prodotti alimentari non hanno l’obbligo di presentare l’etichetta nutrizionale?

A essere esentati dall’obbligo sono i prodotti preincartati e destinati alla vendita diretta, come ad esempio i formaggi esposti in banco-frigo all’interno dei supermercati, oppure gli ingredienti sfusi. Si potrebbe affermare che, da un punto di vista legislativo, questa deroga si estende agli alimenti non trasformati (insalate in busta), agli alimenti stagionati, alla farina, all’acqua minerale, alle spezie e alle erbe. Lo stesso vale per le micro imprese che producono alimenti destinati all’esclusiva vendita locale.

Come ricavare i valori nutrizionali da inserire nella tabella nutrizionale

Il quesito che in tanti si pongono riguarda il come vengono ricavati i valori nutrizionali inseriti nell’apposita tabella sull’etichetta di un prodotto. Innanzitutto, bisogna sottolineare che tali valori possono essere scelti responsabilmente dall’operatore in questione, che dovrà poi dichiararli attingendo da tre fonti in particolare.

Queste ultime sono: le analisi di laboratorio realizzate dal produttore stesso; il calcolo svolto a partire dai valori medi e relativi agli ingredienti presenti; i dati che sono stati stabiliti e accettati in via generale, come ad esempio la banca dati CRA. Tuttavia, è assolutamente necessario fare una precisazione riguardo il calcolo dei valori nutrizionali da inserire in tabella, ossia che i processi di lavorazione come la cottura e la stagionatura sono in grado di falsare i dati calcolati.

Foto di the blowup su Unsplash

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