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Parigi, dopo 8 ore e l’intervento degli artificieri è stato revocato l’allarme bomba alla Torre Eiffel

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Parigi, dopo 8 ore è stato revocato l’allarme bomba alla Torre Eiffel – Fotunatamente nel pomeriggio a Parigi dopo lunghe ore di apprensione per la minaccia di una bomba alla Torre Eiffel, la tensione si è allentata e l’allarme è cessato.

Infatti da poco è rientrato dopo qualche ora l’allarme bomba che ha portato all’evacuazione della Torre Eiffel a Parigi. Tre i piani della Torre sgomberati da tutti i visitatori per consentire agli artificieri di perlustrare l’area e verificare eventuali pericoli.

Eseguiti gli accertamenti che non hanno evidenziato pericoli reali, la torre è stata riaperta al pubblico.

La Meloni incontra Macron all’Eliseo: futuro dell’UE, immigrazione ed Ucraina i temi – Dopo i lunghi mesi di tensione fra Italia e Francia seguiti all’elezione di Giorgia Meloni alla guida di Palazzo Chigi e caratterizzati dai freuenti attacchi mossi dal governo transalpino alla maggioranza scelta dalgi elettori per governare l’Italia finalmente giunge l’atteso incontro della Premier con il Presidente francese Emanuel Macron che mira a rinsaldari gli storici rapporti di amicizia fra le due Nazioni.

Infatti a seguito di 48 ore di contatti, tentativi e limature, arriva la nota con cui la presidenza francese annuncia l’incontro, oggi all’Eliseo, tra il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in arrivo a Parigi per spingere la candidatura dell’Italia a Expo 2030. Un appuntamento atteso, quello tra Macron e Meloni, al quale si lavora da giorni. E che arriva dopo la visita del Capo dello Stato Sergio Mattarella nella capitale francese il 7 giugno scorso.

Giorgia Meloni oggi pomeriggio varcherà i portoni della presidenza della Repubblica francese nella settimana in cui Parigi catalizza in qualche modo l’attenzione mondiale, anche con il Salone internazionale dell’Aeronautica, con decine di capi di Stato e di governo presenti nella capitale francese.

I temi sul tavolo

Oltre al sostegno indiscusso dei due Paesi a Kiev, sul fronte militare, umanitario, economico, Macron e Meloni affronteranno i temi al centro del Consiglio Europeo in programma la prossima settimana e i dossier che verranno trattati al vertice Nato di Vilnius che si terrà l’11 e 12 luglio. Il dossier delle rotte migratorie nel Mediterraneo, da riportare al centro del vertice anche alla luce del “caso Tunisia” e della missione a sorpresa con il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il primo ministro olandese Mark Rutte. Un tema che verrà affrontato da Meloni anche giovedì, quando, terminata la missione parigina, vedrà a Roma il presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola.

La missione della premier all’ombra delle Torre Eiffel vedrà poi protagonista la candidatura di Roma ad Expo 2030 prima dell’appuntamento di fine novembre per lo showdown finale, quando i 179 Stati membri saranno chiamati a scegliere tra le quattro candidate, Roma, Odessa, Riad e Busan.

Tra i temi che verranno affrontati figura anche “l’attuazione del Trattato del Quirinale”, siglato tra Italia e Francia nel 2021, quando al timone di Palazzo Chigi c’era Mario Draghi. Il documento prevede, tra le altre cose, che un membro dei due governi partecipi periodicamente a un Consiglio dei ministri dell’altro così da rinsaldare un’alleanza storica che ha messo a terra i semi della nascita dell’Europa.

Meloni: “Con Macron temi che ci accomunano”

“Con il presidente Macron parlerò dei tanti temi bilaterali su dossier strategici che ci accomunano”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, arrivando al centro congressi di Issy-les-Moulineaux, dove si svolge la riunione dell’Assemblea generale del Bureau International des Expositions, nell’ambito della quale viene presentata la candidatura di Roma per ospitare l’Expo 2030.

Meloni: nonostante i menagrami sul PNRR rispetteremo i tempi, e siamo vicini alle riforme istituzionali chieste dagli elettori – Il nuovo intervento pubblico della Premier Giorgia Meloni allontana oggi le previsioni di sventura seminate dalle opposizioni sui presunti rischi di perdere parte dei fondi europei provenienti dall’Europa nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

“Il nostro piano è il più grande d’Europa, e una sua revisione richiede una verifica attenta per scongiurare il rischio di fare in fretta e male. La scadenza per proporre modifiche è il 31 agosto 2023”.

Queste infatti le dichiarazioni della premier Meloni al Messaggero sul Pnrr. “Fitto lavora con la Commissione Ue” e “le Amministrazioni per assicurare la piena attuazione degli interventi. Siamo nei tempi”.

E infine Giorgia Meloni torna sulle riforme istituzionali proposte dalla maggioranza in ottemperanza al mandato elettorale ricevuto e fieramente contestate dalle opposizioni: “Abbiamo preso un impegno chiaro con il popolo italiano e intendiamo rispettarlo.La Terza Repubblica è un obiettivo a portata di mano”

Foto: https://www.governo.it/it

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Foto interna ed esterna: https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:Eiffel_tower_from_trocadero.jpg