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Chiesa di Rieti-Il Tempo di Quaresima: giornata al lago per i giovani all’insegna della Parola e della comunione fraterna

L’arrivo del Tempo di Quaresima, tempo di riflessione e penitenza per i fedeli cristiani, porta con sé non solo il richiamo alla rinuncia e alla preghiera, ma anche l’opportunità di ritrovarsi in comunità per approfondire la propria fede. In questo contesto, un’interessante iniziativa si propone di offrire ai giovani dai 16 ai 35 anni un’esperienza di spiritualità e condivisione presso il suggestivo scenario del lago di Borgo San Pietro.

Una giornata immersi nella parola e nella fraternità

L’invito è stato lanciato attraverso i canali social dal Servizio di Pastorale giovanile della Diocesi di Rieti. L’appuntamento è fissato per domenica 10 Marzo, dalle 9.15 alle 17 nel Cicolano, sulle rive del lago di Borgo San Pietro. Un’occasione imperdibile per trascorrere una giornata dedicata alla crescita spirituale, all’insegna della Parola e della comunione fraterna.

Partecipazione attiva e condivisione

Il programma prevede momenti di riflessione in compagnia dei responsabili della Pastorale Giovanile – Emanuele, don Vincenzo e suor Patrizia – durante i quali i giovani potranno approfondire brani significativi della Sacra Scrittura, tra cui il passo del Vangelo di Giovanni (16,24) che recita: “Perché la vostra gioia sia piena”. Un invito a vivere la propria fede con pienezza e gioia, attraverso la condivisione della Parola e il rafforzamento dei legami fraterni.

Pranzo al sacco e iscrizioni online

Essendo prevista un’intera giornata di attività, si raccomanda ai partecipanti di provvedere al pranzo al sacco. Per coloro che desiderano unirsi a questa esperienza unica, è possibile compilare il modulo di iscrizione disponibile online al seguente link: https://forms.gle/jYWZxzxyB6a393SG6.

Un’opportunità per crescere nella fede e nella comunità

La giornata al Lago si prospetta non solo come un momento di riflessione personale, ma anche come un’opportunità per rafforzare il senso di appartenenza alla comunità cristiana e per vivere la Quaresima in modo più autentico e partecipativo. Per ulteriori informazioni e dettagli sull’evento, è possibile contattare direttamente i referenti del Servizio di Pastorale Giovanile: don Vincenzo (388 305 2633), suor Patrizia (342 634 6665) e Emanuele (389 038 5914)

In un periodo segnato da frenesia e distrazioni, questa iniziativa rappresenta un’occasione preziosa per fermarsi, ascoltare la Parola e condividere la propria fede con altri giovani.

Foto di Tanya Pro su Unsplash

Il Tempo di Quaresima

La Quaresima nel medioevo 

Fino agli inizi del XVI secolo ogni abitante Cristiano dell’Europa occidentale, aveva l’obbligo di non mangiare carne e ogni tipo di grasso animale per una notevole parte dell’anno.

Questa privazione potrebbe essere simile, alle moderne diete dei nostri giorni, che limita, fra le altre cose, l’uso della carne come pasto quotidiano.

Un termine più antico, è “digiuno” che dice che si può consumare un solo pasto al giorno, con il divieto della carne.

I primi Cristiani hanno rinunciato alle privazioni della religione ebraica ed inoltre la Chiesa latina ha smesso di non consumare sangue e carni, a differenza dei greci, che hanno continuato a seguire questa tradizione in modo veramente rigido.

Il digiuno era una vera e propria penitenza: ogni fedele a Dio, doveva predicarlo anche in alcuni grandi feste, come il Natale ed almeno in due giorni della settimana (venerdì e sabato), oltre che nella Quaresima, dove aveva inizio il mercoledì delle Ceneri e terminava il giovedì Santo.

Ma perché l’astinenza era una vera e propria punizione?

San Tommaso d’Aquino esaminò il caso e trasse alla conclusione che il digiuno proibiva alimenti molto piacevoli ed eccitanti che davano piacere all’uomo, tra questi c’erano questi alimenti: la carne dei quadrupedi, degli uccelli e prodotti come latte e uova.

Un fatto molto interessante, è quello che al giorno d’oggi, nel periodo della Quaresima, questa pratica è ancora molto rigida per i Greci Ortodossi, infatti sono stati creati dei menù dedicati a questo argomento dove alcuni cibi, oltre la carne, sono proibiti, per esempio alcuni tipi di pesce, come il cefalo e l’orata.

Questi menù sono chiamati “Menù penitenziali” dove sono stati inseriti cibi molto particolari, come polpette di fave oppure uno strano brodo chiamato “Brodo sacro” a base di acqua, aceto ed infine erbe aromatiche.

In conclusione la Quaresima, ancora oggi così come nel medioevo, è un cammino che prepara alla celebrazione della Pasqua e ricorda i quaranta giorni che trascorse Gesù dopo il suo battesimo nonché la solennità cristiana in cui si celebra la resurrezione di Cristo e dei peccati umani, tema più che attuale nei nostri giorni dal quale tutti dovremmo prendere esempio nel percorso cristiano.

Filippo Proietti 

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