CHIETI – Intitolare la stazione di Chieti all eroico macchinista Antonio D’Acci?
Eroi silenziosi che rendono ancora orgogliosi di essere italiani esistono e sono fra noi, spesso sono le persone più inaspettate, cuori mossi da sentimenti e valori superiori, o semplicemente persone mosse da puro senso del dovere nello svolgimento del loro servizio.
Questo é il caso del macchinista di Trenitalia Antonio D’Acci (61 anni), originario di Foggia, ma residente a Termoli che, nel pomeriggio del 26 marzo 2024, alla guida del treno regionale Pescara – Sulmona, con grande senso del dovere, ha arrestato la locomotiva, salvando la vita dei passeggeri e dell’equipaggio a bordo, prima di esalare l’ultimo respiro a causa di un infarto.
Grande commozione nell’opinione pubblica abruzzese e nazionale per il sacrificio dell’eroe caduto in servizio. Ma, non piangiamo più, rendiamo invece onore a questo grande italiano e facciamo le condoglianze alla sua famiglia.
Evidentemente, doveva andare così, il destino voleva che la vita di questo uomo finisse con questo estremo sacrificio che fa capire ancora di più il senso dell’esistenza umana, permettendo ad Antonio D’Acci di convolare in cielo a fianco degli altri eroi della Patria.
Si potrebbe, a tal proposito, per rendere omaggio al caduto sul servizio Antonio D’Acci, e immortalare il suo eroico gesto, intitolare a lui la Stazione di Chieti o la sala d’attesa.
Cristiano Vignali
