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Anticipazioni per il Grande Teatro di Boulle in TV dell’8 maggio alle 15.45 su Rai 5: “Dossier 321″

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Anticipazioni per il Grande Teatro di Pierre Boulle in TV dell’8 maggio alle 15.45 su Rai 5: “Dossier 321″ – Per il Grande Teatro di Pierre Boulle in TV andrà in onda oggi mercoledì 89 maggio alle 15.45 su Rai 5 il dramma “Dossier 321″ nella versione trasmessa nel febbraio 1973 dalla Rai con la regia di Guglielmo Morandi.

Interpretazione di Irene Aloisi, Antonio Salines, Luciano Casasole, Enrico Ostermann, Delfina Green, Lia Zoppelli, Magda Mercatali, Gianni Solaro, Adolfio Geri, Lucio Rama, Antonio Battistella, Mario Feliciani e Giancarlo Dettori.

In Inghilterra, durante la Seconda Guerra Mondiale, William Conrad, di origine polacca ma di cittadinanza inglese, è sospettato dall’Intelligence di essere una spia nazista.

Pierre-François-Marie-Louis Boulle (Avignone20 febbraio1912 – Parigi31 gennaio1994[1]) è stato uno scrittorefrancese, famoso soprattutto per i romanzi Il ponte sul fiume Kwai e Il pianeta delle scimmie.

Studiò ingegneria. Tra il 1936 ed il 1939 lavorò come tecnico nelle piantagioni di gomma della Malaysia. All’inizio della seconda guerra mondiale, Boulle si arruolò con l’esercito francese in Indocina e dopo l’occupazione della Francia da parte delle truppe tedesche, si arruolò con la Missione della Francia Libera a Singapore.

Fu impiegato come agente segreto con il nome di Peter John Rule ed aiutò i movimenti di resistenza in CinaBirmania e nell’Indocina Francese. Nel 1943 fu catturato da militari della Francia di Vichy lungo il Mekong. Durante la prigionia fu sottoposto a pesanti restrizioni e al lavoro forzato. Dopo la guerra, fu fatto ufficiale della Legion d’onore e decorato con la Croce di Guerra e la Medaglia della Resistenza.[senza fonte]

Per un breve periodo dopo la guerra ritornò al precedente lavoro presso l’industria della gomma, ma successivamente fece ritorno a Parigi, dove iniziò a scrivere. Sfruttando le sue esperienze di guerra, scrisse Il ponte sul fiume Kwai, che divenne in breve tempo un bestseller a livello mondiale e in Francia vinse il Prix Sainte-Beuve. Il libro narra la storia di un gruppo di prigionieri di guerra inglesi, costretti a costruire la cosiddetta “Ferrovia della morte”, una ferrovia di 415 km, voluta dai giapponesi per collegare Bangkok con il confine birmano. Nella realtà 16.000 prigionieri e 100.000 asiatici morirono durante la costruzione dell’opera, a causa delle massacranti condizioni di lavoro e delle sevizie delle truppe giapponesi. Il protagonista del libro, il tenente colonnello Nicholson non era ispirato dal “reale” ufficiale superiore inglese presente presso il ponte (Philip Toosey), ma, a dire dello stesso Boulle, era un amalgama di vari ufficiali francesi collaborazionisti da lui conosciuti.

David Lean successivamente diresse il film derivato dal romanzo, che nel 1958 vinse sette premi Oscar, tra i quali quello di miglior film e un Oscar alla migliore sceneggiatura non originale a Boulle, oltre a vari altri premi.

Nel 1963, facendo seguito a diversi altri romanzi di discreto successo, Pierre Boulle scrisse l’altro suo romanzo famoso, Il pianeta delle scimmie, pubblicato inizialmente in Francia col titolo di La Planète des Singes. Nel 1968 anche questo romanzo venne trasposto in un film omonimo, premiato con un Oscar, con protagonista Charlton Heston.

Muore il 31 gennaio 1994, all’età di 81 anni[2]

Foto interna ed esterna: https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2020/11/A-teatro-con-Rai5-canale-23-c7ac591e-8640-4546-8676-7c6d58dd4476-ssi.html