sabato, Luglio 27, 2024
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Di Natale: “La Ferrovia Salaria è un’infrastruttura vitale per il nostro territorio”

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ASCOLI PICENO – La provincia di Ascoli Piceno, in collaborazione con l’associazione “Italia Nostra” ed il nascente comitato “Un treno per Roma” organizza, per venerdì 24 novembre, presso la Libreria Rinascita di Ascoli Piceno, l’evento “Il collegamento ferroviario dei due mari”.

L’incontro sarà, prima di tutto, una rievocazione del Comizio organizzato dalla provincia di Ascoli Piceno il 26 novembre del 1903, quando l’inizio dei lavori riguardanti la Ferrovia Salaria sembravano davvero imminenti. Essa sarebbe stata una infrastruttura di grandissima importanza per Marsi, Umbri, Sabini e Piceni, che oggi costituiscono più di un milione e mezzo di cittadini. Purtroppo l’opera non andò in porto a causa di vari intoppi burocratici.

Secondo Roberto Di Natale, coordinatore del comitato “un treno per Roma”, è stata proprio la mancanza di infrastrutture decenti, assieme alla crisi ed al sisma dello scorso anno, a causare la maggior parte di problemi del nostro territorio, tra i quali lo spopolamento dei centri urbani e la fuga, o la chiusura, delle attività.

“Se noi facessimo la Ferrovia Salaria – dichiara Di Natale – i cittadini, ed in particolar modo i giovani, non abbandonerebbero il nostro territorio”. Sempre secondo il giovane coordinatore del comitato, la ferrovia non sarebbe molto importante solamente a livello regionale ma anche su un piano interregionale ed addirittura europeo. Infatti essa faciliterebbe di molto il trasporto delle merci locali, ma anche l’Abruzzo ne usufruirebbe e perfino le merci giunte dall’est Europa potrebbero trovare un’ottima tratta commerciale, più ecologica e più economica. Ciò porterebbe conseguentemente ad una rivalorizzazione commerciale del porto di San Benedetto del Tronto ed anche gli altri porti del medio-adriatico rifiorirebbero.

Inoltre entro il 2050 tutti gli stati europei dovranno trasportare minimo il 50% delle merci non su gomma. Ciò porterà ad un obbligato incremento ferroviario che renderà necessaria tale opera, data l’evidente insufficienza della sola linea adriatica, nonostante i vari potenziamenti alla quale essa verrà presto sottoposta.

La ferrovia, dichiara sempre Di Natale, sarebbe anche largamente sovvenzionata dall’Europa: basterebbe presentare dei progetti credibili. Questo parrebbe il vero “limite” dell’operazione. Ad oggi gli unici progetti esistenti della “ferrovia dei due mari” sono quelli presentati ad inizio 1900. Ecco perché i costi dell’opera non sono ben delineati.

Di Natale, però, continua a vedere nella ferrovia un’ottima soluzione a molti problemi della regione. Essa porterebbe turismo e ditte, faciliterebbe il trasporto di merci e persone, si andrebbe ad inserire nella rete ferroviaria che collega le grandi città artistiche italiane, ripristinando Ascoli, San Benedetto e le cittadine picene. Ma Roma e Trenitalia saranno disposte ad investire in un progetto così dispendioso solo se vedranno numeri convincenti, servizi ed introiti sufficienti. Il Piceno non ha aeroporti, non ha metropoli, ma non è privo d’altri punti di forza.

“Ultimare la ferrovia dei due mari, collegando Ascoli Piceno ad Antrodoco, è possibile, ma solo con la cooperazione delle nostre città, dei nostri paesi– afferma Di Natale –. Bisogna creare realtà più grandi, agglomerati di comuni; bisogna giungere ad una condivisione dei servizi a favore del territorio. L’obiettivo del comitato “un treno per Roma” è far comprendere alla popolazione, alla classe politica locale e agli industriali l’importanza di quest’opera. La ferrovia è vitale per rianimare il nostro territorio, come è assolutamente necessario un ammodernamento delle strade statali, ormai antiquate e fatiscenti.”

All’anniversario celebrato venerdì, oltre agli specialisti già chiamati in causa, parteciperà anche un invitato speciale del quale Di Natale non ha voluto rivelare l’identità. L’evento, comunque, non sarà che il primo di una serie di incontri ai quali parteciperanno molti professionisti diversi, con l’intento di far comprendere a tutti l’importanza della ferrovia e le difficoltà che minano la sua immediata realizzazione.

“Spero di fare un importante servizio per la comunità e che ci sia un’adesione sempre crescente da parte dei cittadini e da parte degli amministratori. Cerchiamo di andare i un’unica direzione.” Così ha concluso Roberto Di Natale, sottolineando come tutto questo non sia che l’inizio di un percorso, “l’ultima chance per non lasciare il nostro territorio nell’attuale stato di arretratezza ed abbandono”.

Lorenzo Pallotta