domenica, Giugno 9, 2024
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Pamela Mastropietro, un testimone inchioda il nigeriano

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MACERATA – Anche lo scontrino della farmacia dove la ragazza si era recata a Macerata sembrerebbe essere stato trovato, oltre agli abiti della giovane e a tracce ematiche, nell’abitazione del nigeriano fermato dai carabinieri nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Pamela Mastropietro, la 18enne di Roma il cui cadavere è stato rinvenuto ieri, fatto a pezzi, chiuso in due valigie e abbandonato nelle campagne di Pollenza.La posizione del nigeriano è stata definita dagli stessi inquirenti delicata. Al momento risulterebbe essere l’unico fermato in relazione al delitto.

Lui nega ogni addebito e sostiene di averla persa di vista dopo averla seguita per un tratto a Macerata. La madre di Pamela si è recata questa mattina all’obitorio di Macerata per il riconoscimento del cadavere.

Il sospettato si chiama Oseghale, ha 29 anni, è stato trovato in possesso di permesso di soggiorno scaduto e con precedenti per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. E’ domiciliato proprio in via Spalato 124, la stessa via dove la ragazza è stata vista viva l’ultima volta martedì 30 gennaio.

E ora spunta anche un testimone. Un uomo, presumibilmente straniero, avrebbe riferito di aver visto il nigeriano a Pollenza, in prossimità del luogo del rinvenimento, con in mano le valigie con dentro il cadavere. “Spero e prego che giustizia sia fatta!..quello che le hanno fatto è indescrivibile e così crudele che spero di vederli soffrire lentamente fino alla morte!..ti amo”. Così in un post su Facebook Alessandra Verni, madre di Pamela.

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