mercoledì, Maggio 29, 2024
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CONSORZIO BONIFICA MARCHE, UGL: “VERGOGNOSO BALZELLO”

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IL 10 MAGGIO RICORSO PILOTA: DECIDE LA COMMISSIONE TRIBUTARIA

Pochi giorni ancora ed il 10 maggio la Commissione Tributaria di Ascoli Piceno deciderà sul ricorso pilota della tassa di bonifica, definita dall’Ugl di Ascoli Piceno “vergognoso balzello”; alle ore 10,30 in udienza pubblica. “Siamo indignati – scrive l’Ugl di Ascoli Piceno –  di come il Consorzio di Bonifica Marche voglia considerare sudditi i cittadini; restiamo fiduciosi che la Commissione Tributaria ristabilisca lo stato di diritto e cancelli una imposta impropria. Probabilmente anche lo stesso Presidente del Consorzio Bonifica Marche Avv, NETTI, è consapevole che il contributo di bonifica così come richiesto non è in linea con la natura giuridica del contributo consortile, ma sconfini in una illegittima imposta sulla proprietà fondiaria; eppure con la prepotenza di un potere arbitrario vuole fare cassa. La stessa Commissione Tributaria di Ancona, già nel 2017 aveva dichiarato illegittimo il balzello perché “la natura giuridica del contributo consortile ha perso nel caso di specie ogni connotato di oneri reali (cioè inerenza al fondo e carattere di corrispettivo) traducendosi di fatto in una illegittima imposta sulla proprietà fondiaria”. L’illegittimità del balzello è certificata, in maniera freudiana, dallo stesso consorzio di bonifica Marche quando scrive nel piano di classifica degli immobili “l’approccio all’attuazione del programma consortile è di tipo empirico in quanto non muove da una preliminare rilevazione dello stato dell’arte del reticolo idrografico che comporterebbe, per questa attività ricognitiva un ingente impegno di risorse”; contraddicendo plasticamente la sentenza di Cassazione a Sezioni Unite 8960/96 che dice chiaramente “il contributo non può essere generico ma occorre un incremento del valore del fondo in rapporto causale con l’opera di bonifica”. La battaglia è però tutta aperta perché il Golia (leggi Consorzio di bonifica Marche), legato a doppio filo con la Regione Marche, vuole calpestare il diritto del cittadino, considerandolo suddito, ed imporre il suo contributo sui cittadini indifesi. Noi, il Davide, utilizzando il diritto come fionda combattiamo perché i tanti deboli riconducano il Golia prepotente dentro l’alveo oggettivo del diritto. Certamente andremo fino in fondo e con determinazione per togliere a tutti l’illegittimo balzello”.

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