mercoledì, Maggio 29, 2024
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Macerata, in ricordo di Raffaele Damiani

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MACERATA – Lo ricorderanno oggi, nel trigesimo della sua scomparsa. Raffaele Damiani, scomparso il 30 agosto scorso a 90 anni (li aveva compiuti il 4 luglio), se n’è andato in punta di piedi secondo il suo stile asciutto e riservato. E’ stato un maceratese illustre, un grande pioniere del Giuoco della Dama, campione nazionale, più volte regionale negli ultimi decenni: innumerevoli i suoi trofei. Un damista eccezionale, un Karpov o un Bobby Fisher della scacchiera che alla Dama era stato fedele fin nei suoi ultimi giorni di vita coltivando passione e ricerca. Questo giuoco popolarissimo deve a Damiani tanto, la sua valorizzazione dovunque. E dovunque lui andava anche con un grande amico. Che qui lo ricorda: Claudio Occhiodoro.

“Il mondo della dama, ma più in particolare il damismo marchigiano, perde un pezzo importante della propria storia.

L’ultima volta che l’ho sentito è stato qualche mese fa, era a casa della figlia Lucia, in via don Minzoni, dove si era ultimamente trasferito.

Ogni anno, specialmente d’estate, andavo a trovarlo a casa sua, che io chiamavo “il suo regno”, perché ogni angolo di quella casa poteva parlare di lui, della sua storia damistica.

Notavo sugli scaffali moltissimi libri di dama, trofei prestigiosi, sui tavoli erano sistemate bellissime damiere, ogni parete ricoperta di sue fotografie; tutto ciò da fare invidia al più glorioso circolo damistico.

Ho accompagnato Raffaele in moltissime gare di dama, condividendo con lui sempre la stanza da letto.

Ricordo una sua dichiarazione in cui diceva: “Ho dedicato la mia vita, oltre che al normale lavoro e alla famiglia, alla mia seconda famiglia, quella damistica, molto più vasta.

Amo il damismo perché vedo in esso un’elevazione sociale, culturale e morale altissima”.

In queste parole l’amico Raffaele esprimeva tutta la sua grande passione per il gioco della dama e non solo.

È stato per me un modello da seguire, non solo nella dama, ma anche nella vita.

La forza di quest’uomo andava al di là delle sue capacità damistiche.

È stata una persona gentile, leale e di animo generoso.

Lascia un grande rimpianto e profonda commozione tra i suoi molti amici e conoscenti.

Alla famiglia vanno le più sentite condoglianze a nome di tutti i damisti.

Ciao Raffaele”.

Damiani verrà ricordato oggi nella chiesa di San Giorgio a Macerata nel corso di una funzione religiosa (ore 18.30). Alla figlia Lucia, al genero Giovanni Santalucia (già dirigente sindacale con un’esperienza resa famosa anni fa a livello internazionale nella difesa della donne lavoratrici nel Maceratese) e al nipote Andrea, le condoglianze della nostra redazione.

Maurizio Verdenelli

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